//Il Carnevale a Venezia

Il Carnevale a Venezia

di | 2019-03-06T10:30:37+01:00 6-3-2019 10:30|Alboscuole|0 Commenti
di Voltolina Giulia 2^ C . –  Buon giorno cari lettori, oggi vi parlerò di una festività molto famosa che porta molta gente sopratutto qui da noi a Venezia:il carnevale’ che sia appena concluso. Il carnevale è una festività ormai conosciuta in tutto il mondo ed è una festa in MASCHERA dove ragazzi e adulti si travestono o si mettono delle maschere. Dopo essermi opportunamente documentata ho deciso di scrivere quest’articolo dividendo questa  festività in due parti: quella con notizie che riguardano il Carnevale antico e quelle con notizie moderne. Il Carnevale antico.  Le origini del Carnevale di Venezia sono antichissime . Questa festività  fu concessa dal Doge Vitale Falier nel 1094.  Il Carnevale però già avveniva nell’antica Roma durante il quale si concedeva alla popolazione e soprattutto ai ceti più umili un periodo dedicato a dei festeggiamenti. Il carnevale di Venezia fu ufficialmente introdotto nel 1296. Da quella data in poi e  per molti secoli la festività aveva la durata di sei settimane infatti andava dal 26 dicembre al mercoledì delle ceneri mentre mentre i festeggiamenti incominciavano già dal mese di ottobre . Con il vestirsi in maschera non c’era una distinzione delle classi sociali e tutti partecipavano alla festa.  Nel 1271 incominciarono a prodursi le maschere e con esse anche degli strumenti per la lavorazione dei materiali quali: l’argilla, il gesso e la garza che, dopo la prima lavorazione, venivano completate con ricami di varia colorazione. Nei festeggiamenti venivano anche invitati per la produzione di vari spettacoli: giocolieri, acrobati, musicisti, danzatori, che si mascheravano con vestiti variopinti. Alla metà del ‘500 fu proposto per la prima volta “il volo dell’Angelo” attraverso il quale un giovane acrobata turco riuscì ad arrivare alla cella campanaria del Campanile di San Marco camminando su di una lunghissima corda che partiva da una barca ancorata al molo che, poi scendendo arrivò alla balconata del Palazzo Ducale. Questo però solitamente si svolgeva il giovedì grasso e,  per la spettacolarità dell’evento, fu richiesto di introdurlo come cerimonia ufficiale con il nome di “lo svolo del turco”.  Successivamente furono apportate delle variazioni dove l’acrobata venne sostituito da un uomo con delle di ali che scendeva appeso ad una corda e per questo venne chiamato “il volo dell’Angelo” . Accade, purtroppo, nel 1759 una tragedia.  Ad un certo punto del volo l’acrobata si schiantò al suolo. Come conseguenza questo venne proibito alle persone che furono sostituite con una grande ‘colomba di legno’ che, durante il tragitto liberava fiori e coriandoli, venne chiamata ‘il volo della Colombina’. Una notizia importante: nel1750 emersero numerosi autori teatrali e nacque il teatro comico con le ‘maschere della Commedia dell’arte’. Nel 1797 con la caduta della Repubblica di Venezia la tradizione Carnevale fu interrotta per paura  di ribellioni. Il Carnevale moderno.       Nel 1979 la tradizione  del Carnevale a Venezia “risorse” ufficialmente con spettacoli e maschere di ogni genere. L’attuale carnevale a Venezia  da quell’anno in poi richiama nella Città d’Arte migliaia di visitatori da ogni parte dell’Italia e dal mondo.  I giorni tradizionalmente più importanti de “il Carnevale di Venezia” vanno dal giovedì grasso al martedì grasso. Nel 1999 venne anche ripristinata la ‘Festa delle Marie’. Nelle settimane che precedono il carnevale  viene effettuata una selezione per scegliere le 12 Marie  destinate a sfilare durante  la celebrazione.   Nello stesso anno è stata anche riesumata la festa che si svolge il primo sabato di Carnevale in Piazza San Marco e il giorno successivo, le ‘damigelle’, vestite con vari tipi abiti, sfilano nuovamente in attesa della proclamazione ufficiale  della vincitrice. Di recente si è anche deciso di ripresentare al pubblico “Il volo dell’Angelo” e “il volo della  Colombina” che si celebra  a mezzogiorno nella prima domenica di festa ed è stato utilizzato un uccello meccanico dove durante la sua discesa viene aperta una botola e vengono così liberati confetti e coriandoli. Dal 2001 si è nuovamente riproposta alla formula del ‘volo dell’Angelo’ ma con la sostituzione della “Colombina “ con un’artista in carne ossa. Spero che le notizie dell’articolo vi siano piaciute e che vi abbiano incuriosito!