//Il canto V de “L’Inferno”di Dante – una proposta di rivisitazione teatrale pr

Il canto V de “L’Inferno”di Dante – una proposta di rivisitazione teatrale pr

di | 2021-04-30T17:36:49+02:00 30-4-2021 17:27|Alboscuole|0 Commenti
Prof. Angelica Meo, Giorgia Leonetti, Alessia Liso, Nadia Losappio, Mariapia Zicolella – classe II, sez. L   In occasione della giornata dedicata a Dante Alighieri, agli alunni della classe  2^ L è stata proposta la visione del video “ Paolo e Francesca, i colori dell’amore “ , interpretato dall’attrice Angelica Scamarcio con la regia della prof.ssa Angelica Meo.   Il Canto V, dedicato alla vicenda di Paolo e Francesca, è forse in assoluto il più amato della Divina Commedia. L’immagine che domina il canto è quella del vento, la bufera infernale che trascina le anime dei lussuriosi e che nel video proposto è rappresentato dal basculare continuo e ripetuto di Francesca, interpretato dall’attrice Angelica Scamarcio. Il personaggio di Francesca parla in prima persona raccontando a Dante la vicenda erotica che l’ha coinvolta e indica un personaggio muto, Paolo, il suo amante. Paolo non parlerà mai, ma ci sembrerà di vederlo quando durante il monologo a Francesca si illuminerà il volto pronunciando la parola “ Amor… “. Francesca riassume in sè il pensiero medioevale, come esplicitato nel trattato De Amore di Andrea Cappellano: esso imponeva che un sentimento d’amore rivolto da una persona “gentile” non potesse non essere ricambiato e questo amore gentile lo ritroviamo nella scelta del colore bianco che veste candidamente la protagonista del monologo. Questo amore gentile , nel medesimo tempo rappresenta quel peccato d’amore che prenderà  origine dalla lettura (“galeotto fu il libro e chi lo scrisse: | quel giorno più non vi leggemmo avante”) e che condurrà i due amanti alla morte….il rosso dei fiori sta a rappresentare l’amore erotico e il sangue versato dai due amanti. Tutto, nel monologo proposto agli alunni, ci rimanda ai versi danteschi e gli alunni al termine della visione hanno inviato le loro personali riflessioni. Possiamo concludere dicendo che  la letteratura è ambivalente: può condurci alla salvezza, al peccato e alla morte e come un morto Dante si congeda da questo V canto mettendo gli sventurati amanti all’inferno perché macchiati di un peccato gravissimo, ma li fa vagare assieme: oltre la pena, che non abbiano anche quella della solitudine eterna. “…io venni men così com’io morisse; e caddi come corpo morto cade”. Riflessioni di Giorgia Leonetti Il monologo di Paolo e Francesca, proposto dalle Professoresse De Palma e Meo, è stato molto bello, curato nei minimi dettagli dai vestiti alla scena, alle musiche, con la grande capacità di coinvolgere. Mi hanno particolarmente colpito i movimenti della ragazza, a tratti mi ha trasmesso un senso di solitudine e tristezza; ma allo stesso tempo una certa positività l’ho percepita da quel vestito bianco, simbolo di purezza, da quei piedi nudi, da quei fiori rossi, simbolo della passione del loro amore, da quello sguardo ancora alla ricerca d’amore. Riflessioni di Mariapia Zicolella Con la nostra nostra professoressa di sostegno, Angela Meo e la nostra professoressa di italiano Maria De Palma abbiamo visionato un video. Il canto dell’inferno di Dante “Paolo e Francesca” narra la storia di un tradimento. Francesca, nel video, è rappresentata da una ragazzina vestita di bianco, su una sedia bianca, in una stanza bianca; scalza, privata di tutto, con gli occhi stanchi e la voce cupa. Ai suoi piedi ci sono dei fiori rossi simbolo della loro passione e del loro amore, lei si dondola in modo monotonamente inquieto. La ragazzina all’inizio del video dice “prese costui della bella persona che mi fu tolta”, Francesca è stata cambiata come persona, privata di tutto. Francesca, nel video, mostra indifferenza, il suo volto non presenta emozioni, quasi privo di muscoli, quasi addormentato. Un’altra frase molto forte che dice è “nessun maggior dolore del ricordarsi del tempo felice e la miseria”, del tempo felice ormai lontano e della morte, della sofferenza. Riflessioni di Alessia Liso In questa scena drammatica, recitata dall’attrice che interpreta Francesca, possiamo notare il suo dondolio continuo, come se stesse cercando di cullarsi per distrarsi dall’accaduto. Possiamo osservare la sua espressione drammatica e terrorizzata durante il racconto, ma nel momento in cui essa pronuncia la parola “Amore”, cambia la sua espressione e il suo umore.Possiamo ascoltare la voce demoralizzata dell’attrice che esprime tutta la nostalgia e il vuoto di Francesca verso Paolo. Possiamo notare il suo abito bianco e i suoi piedi nudi che esprimono un segno di speranza e di purezza verso il futuro ed infine possiamo notare i fiori rossi che raffigurano la passione dell’amore tra Paolo e Francesca. Riflessioni di Nadia Losappio Il video visto con la professoressa De Palma e la professoressa Meo, racconta come Francesca si sentiva quando Gianciotto aveva ucciso lei e il suo amante. Francesca era seduta su una sedia e mentre descriveva l’accaduto si dondolava, secondo me per far capire che aveva paura e ansia di ciò che era successo ai due amanti. Indossava un vestito bianco in segno di purezza del loro amore, in oltre guardava sempre davanti, secondo me per scrutare un futuro migliore per il loro amore.