//Gli esperimenti sugli animali di Elektra Corda 3A (Linguistico-tedesco)

Gli esperimenti sugli animali di Elektra Corda 3A (Linguistico-tedesco)

di | 2023-01-29T16:50:41+01:00 29-1-2023 16:50|Alboscuole|0 Commenti
Le sperimentazioni sugli animali vengono fatte spesso a scopo di studio e ricerca in ambito farmacologico, fisiologico, fisiopatologico, biomedico e biologico. Gli animali che vengono utilizzati per la sperimentazione animale sono ad esempio topi, ratti e altri piccoli roditori, ma anche cani, gatti e scimmie previa autorizzazione data dal Ministero della Salute, così come gli esperimenti senza anestesia e tanti altri. In Italia sono quasi 700 mila gli animali utilizzati per questi esperimenti, mentre in Europa superano i 12 milioni. Le cavie sono utilizzate per testare pestidici, farmaci, prodotti chimici, detersivi e non solo. Fortunatamente, in Europa, almeno è stata vietata, dal marzo del 2009, la sperimentazione degli animali sui cosmetici. Gli esperimenti talvolta portano a risultati ingannevoli che non sono poi sicuri sull’uomo perchè un prodotto può avere su un animale un effetto assai diverso che sull’uomo. I test che venivano effettuati prima delle leggi Europee erano:
  • Tossicitá ripetuta o tossicitá cronica, ovvero venivano usate basse dosi di sostanza in periodi di tempo lunghi o per tutta la durata della vita dell’animale.
  • Tossicità riproduttiva, utilizzata per provare la capacità della sostanza di creare degli effetti nella prole di un animale in gravidanza.
  • Tossicocinetica, utilizzata per capire come la sostanza raggiunga le cellule e gli organi, e provochi dei danni biologici sui soggetti sottoposti alla sperimentazione.
I test sugli animali vegono effettuati anche per provare la sicurezza e l’efficacia di una nuova cura. In questo caso la sicurezza é il motivo più importante che sta alla base della sperimentazione, perciò gli animali sono indispensabili per la ricerca di nuove terapie. Infatti, gli effetti di una terapia compaiono soltanto in presenza di un organismo completo, dotato di tutti gli organi che possano ricevere e modificare la terapia stessa, ma non nelle cellule isolate che si usano nei primi esperimenti in laboratorio. In virtù di una “parentela” molecolare che accomuna alcuni animali agli uomini, i risultati dei test su cavie sufficientemente simili a noi possono dare indicazioni utili. Possono per esempio suggerire che una terapia sarà tollerabile nell’uomo se negli animali non darà problemi al cuore, alla respirazione, ai reni, al fegato; se non provocherà effetti sedativi o stimolanti; se non modificherà l’equilibrio ormonale e così via. Per questa motivazione non possiamo ancora fare a meno degli studi che coinvolgono gli animali per trovare cure ad esempio per il cancro.