//ERASMUS +: da Aversa alla Spagna,” adelante con juicio “… per un’esperienza di crescita umana

ERASMUS +: da Aversa alla Spagna,” adelante con juicio “… per un’esperienza di crescita umana

di | 2023-05-29T19:26:55+02:00 29-5-2023 19:13|Alboscuole|0 Commenti
Erasmus +, destinazione Spagna. 16 ragazzi hanno vissuto insieme per un mese e hanno lavorato in varie aziende sparse per la città di Valencia. Da prof accompagnatore sono partita con qualche remora perché ho dovuto rimandare degli impegni personali, ma ora sono felice perché sono tornata arricchita e con nuova energia. Insieme alla mia collega Angela Pasqualicchio abbiamo seguito tutti i ragazzi, abbiamo vissuto le loro emozioni, li abbiamo rincuorati nelle difficoltà e abbiamo gioito con loro nei momenti di relax. Li abbiamo osservati mentre diventavano più autonomi e responsabili, abbiamo visto nascere nei loro occhi nuovi sogni, cercare nuovi traguardi. La fatica è stata tanta, ma è svanita nel nulla quando abbiamo letto i loro pensieri prima di prendere l’aereo che ci avrebbe riportato in Italia.
Credo valga la pena leggerne qualcuno:
Questa esperienza mi ha resa capace di autogestirmi senza problemi e organizzarmi le giornate rendendomi più responsabile di quanto non fossi nella mia vita in Italia. Sono cresciuta tanto anche da un punto di vista emotivo e sociale siccome non sono solita stringere legami o condividere gli stessi spazi con persone che non conosco e di cui non mi fido. Qui in Spagna ho trovato quella stabilità che mi mancava: credevo di essere una persona ansiosa e costantemente nervosa e piena di preoccupazioni che mi procuravano anche conseguenze fisiche. Qui è tutto sparito! Vorrei non dover tornare più in Italia: qui è come se mi fossi creata il mio piccolo mondo felice da cui vorrei non dover uscire. (Giovanna)
Questa esperienza è stata bellissima e rivelatrice. Mi reputavo una persona molto immatura e irresponsabile, incapace di gestire se stessa e le proprie cose; l’aver assaporato questo pezzetto di “indipendenza” mi ha permesso di capire che nella vita bisogna prendersi le proprie responsabilità. Il dover lavorare e arrivare sempre puntuale è stata per me una grande sfida che non credo di aver superato a pieni voti, ma ne sono comunque soddisfatta. Sono felice di aver conosciuto nuovi modi di pensare, e di vivere, di aver condiviso con le mie compagne questo mese e di averne conosciute tante altre che porterò sempre nel cuore. Avrò per sempre un bellissimo ricordo di questa esperienza. (Angelica)
Si è conclusa una delle esperienze più belle della mia vita. Nell’azienda in cui ho lavorato mi sono sentito sin dal primo momento come a casa ed è un dispiacere dover tornare a casa. L’accoglienza dei signori Usin è stata professionale e c’è stata una condivisione reciproca degli stili di vita tradizionali  e linguistici. Conserverò per sempre in me i sorrisi dei loro bambini. Porterò con me anche i momenti trascorsi con i miei compagni di viaggio e i professori che sono sempre stati al mio fianco in ogni momento. (Luigi)
L’esperienza lavorativa ha soddisfatto in pieno le mie aspettative; varie le difficoltà incontrate, ma le reputo dei veri e propri punti di forza dell’esperienza in quanto ho vissuto da ragazza indipendente, autonoma e responsabile. Torno a casa con la conoscenza e la consapevolezza di come sia il “vero vivere” al di fuori della mia zona di confort e delle mie barriere mentali. Tutto è stato esperienza. Obiettivo raggiunto! (Martina)
Questo progetto, seppur breve, mi ha segnato la vita, non solo per quanto riguarda la sfera del mondo scolastico, ma anche e soprattutto la sfera sociale e relazionale. Un mese a Valencia mi è servito tantissimo, ho visto la vita con occhi diversi e ora mi sento più preparata ad affrontare il futuro. (Susy)
Questa esperienza è stata sicuramente positiva. All’inizio è stato un po’ strano ambientarsi, avevo paura che non mi sarei trovata bene con le mie compagne, ma ora dopo un mese non vorrei tornare più. Qui mi sento bene, sono felice di aver capito che posso farcela anche da sola e che le paure che prima mi fermavano in realtà non sono stati ostacoli insormontabili. Non pensavo che avrei potuto dire che l’Erasmus è stata un’esperienza che porterò per sempre nel mio cuore. (Serena)
Quest’esperienza mi ha insegnato cosa significa condividere i propri spazi, convivere con altre persone e soprattutto rispettare le esigenze altrui. Ho capito il vero significato dell’autonomia di vita, dal prendere l’autobus, al lavoro, alle uscite. Il lavoro non è stato per niente stressante e mi ha permesso di migliorare il mio spagnolo: ora infatti, riesco a comprenderlo e nella maggior parte dei casi riesco a portare avanti un discorso. L’Erasmus è un’esperienza che porterò nel cuore a vita e la rifarei in futuro anche con permanenza maggiore. (Dalila)

A cura della prof.ssa Rita Lombardi