//Contrasti Contrari

Contrasti Contrari

di | 2022-03-17T15:17:31+01:00 17-3-2022 15:17|Alboscuole|0 Commenti

di Carola Ratti- 

 

Ore 16:15 del 24 ottobre.  

 

Sono stesa sul letto della mia camera, fissando la parete bianca che, sin da piccola, ho sempre paragonato ad un foglio vuoto sul quale avrei scritto tutte le mie avventure.  

Sono di Lecce ma per le vacanze estive e per alcuni fine settimana, purtroppo, vengo obbligata dalla mia famiglia ad andare a Castro. 

Castro è un paesino del basso Salento che si affaccia sul mare. Avete presente quando vorreste uscire con i vostri amici o magari rimanere nella vostra camera ascoltando il rumore del silenzio, ma siete costretti a fare altro? Ecco, in questo momento è esattamente così… Mi infilo i primi jeans che trovo e decido di fare una passeggiata, da sola, al porto… Il tempo non è bellissimo, il mare è agitato, il sole ormai è coperto dalle nuvole. 

Le risate della gente, il rumore dei passi, il vento impetuoso che scuote violentemente le chiome degli alberi, le onde che sbattono contro gli scogli e la musica Jazz del bar mi fanno venire in mente tutti ricordi sia belli che brutti…le “cavolate” fatte con gli amici, il sorridere ai messaggi di quel ragazzo, le figuracce che ho fatto con il mio migliore amico, ma anche i litigi tra i miei genitori, i problemi alimentari, il non avere  autostima, le nottate passate a piangere con la mano sulla bocca per non dare fastidio a mamma, i problemi in amore, il bullismo…la DEPRESSIONE. 

Un aspetto importante e sottovalutato della depressione è la percezione del tempo. Provi a ricordare tutti i momenti felici, ma riesci a dimenticare anche cosa vuoi, chi sei e chi sono le persone che sono ancora vicino a te. Una qualsiasi persona adulta leggendo questo testo direbbe: “E’ solo un periodo, stai crescendo…è normale”. In parte è vero, se solo non fosse che questo periodo va avanti da sei anni e tra psicologi, medici e psichiatri, ho capito che l’unico modo per sentirmi viva è infilare nelle orecchie le cuffiette e collegare il cavo al telefono, ascoltando la musica… 

Fisso il mare, il cielo… continuo a guardarmi intorno, ma non riesco a vedere me stessa. Mi giro, ma continuo a non trovare nessuno con cui condividere i miei sentimenti, inizio a pensare di essere una figura astratta. 

Ho sempre paragonato la vita ad una strada da percorrere: troverai il sole e la luna, il silenzio della notte e il rumore del giorno, troverai sempre dei lampioni che illumineranno il tuo cammino costantemente e altri che si spegneranno dopo cinque ore… ma tu continua ad andare avanti per la tua strada a testa alta, orgogliosa della guerra che hai vinto e ascoltando il suono della rivincita.