//C’eravamo tanto amati

C’eravamo tanto amati

di | 2019-10-12T16:26:00+02:00 12-10-2019 16:24|Alboscuole|0 Commenti
di Mattia Princigallo – Tutte le cose belle finiscono, ed è giusto che sia così. Se le cose belle durassero per sempre, probabilmente non saremmo in grado di apprezzarle appieno. Dopo la fine di un’esperienza, ciò che resta è il tempo per elaborarla, assimilarla, tirare le somme, per così dire. Con questo articolo voglio terminare il percorso all’interno della mia scuola e nel suo giornale scolastico, di cui sono stato membro per tre anni. Ai ragazzi che incominceranno il primo anno di scuola, faccio i miei più sinceri auguri, sappiate cogliere tutte le opportunità che la scuola è in grado di offrirvi. Vi dirò di più, non correte dietro ad un voto, è solo un numero che non determina chi siete, né quanto valete. Siate una classe unita e solidale, non competitiva, la vera competizione è superare se stessi, non scavalcare gli altri. In bocca al lupo, invece, ai ragazzi che inizieranno l’ultimo anno di scuola e affronteranno la Maturità. Sarà un anno impegnativo, a livello scolastico e personale. Vi troverete di fronte delle scelte che riguardano voi e il vostro futuro.  Il “dopo” può far paura, lo so, ma rimandare la cosa non fermerà lo scorrere del tempo. Il mio consiglio è di seguire le vostre inclinazioni e le vostre passioni, non permettete che gli altri scelgano per voi, non è la loro vita, ma la vostra. Infine, che tu sia uno studente del primo o dell’ultimo anno, non posso non consigliarti di entrare nel giornale scolastico, sarà un’esperienza unica e diversa dalle altre, che vi permetterà di volgere lo sguardo oltre la siepe. ilSottoSopra nei duri anni di lavoro che ha accompagnato me e quelli che mi hanno preceduto, si è guadagnato una posizione di rilievo all’interno della nostra città, vincendo premi anche a livello nazionale. Come giornalisti de ilSottoSopra, sarete liberi di esprimere voi stessi, di essere accreditati ad eventi esclusivi e anche di poter intervistare i personaggi che più vi piacciono. Tutto ciò dipende da voi. Il giornale scolastico è un impegno serio al pari di uno sport e dello studio. Dovrete spenderci tempo, impegnarvi, essere sempre a disposizione, solo così otterrete dei risultati. Sono sicuro di lasciarvi un giornale migliore di come lo abbiamo trovato. Date anche voi un contributo per chi verrà. Un visionario, nel suo ultimo discorso, disse “siate affamati (non troppo che poi ingrassate, eh), siate folli (sì, ma senza esagerare)”.