//A lezione di legalità

A lezione di legalità

di | 2019-06-10T10:01:03+02:00 4-6-2019 9:03|Alboscuole|0 Commenti
Di Francesco Guastamacchia, Sebastian Sigrisi, Giovanni Chiarolla e Luigi De Lucia. Nella scuola primaria “San Giovanni Bosco” di Terlizzi (Ba), mercoledì 15 maggio il tenente Valter Crugliano, a capo della sezione dei carabinieri di Terlizzi, ha incontrato tutti gli alunni di 5a per farli riflettere sulle cose orrende che succedono se non si rispettano le leggi.

Tenente Crugliano, che cos’ é la legalità?

La legalità é il rispetto delle regole che ci hanno portato lo sviluppo che noi oggi abbiamo. Purtroppo, nonostante lo sviluppo civile, abbiamo  esagerato “sporcando il mondo” con i reati. Un corretto stile di vita é più sviluppato nei Paesi in cui le regole si rispettano di più. Se tutti andassimo contro le leggi ci sarebbe un caos incredibile dappertutto. Ognuno di noi ha uno spazio vitale, e se altri lo invadono non si rispettano più la libertà e la legalità. Oggi la legalità ha consentito l’uguaglianza tra gli uomini, ma nel lontano passato non era così, perché c’erano persone “più importanti” e “meno importanti”. Tutti noi dobbiamo impegnarci perché con la legalità si migliori ancora di più. La legalità non riguarda solo i carabinieri, i giudici o i criminali, ma riguarda tutti. Noi italiani dobbiamo essere grati perché la legalità è ancora viva, mentre nel mondo ci sono nazioni in cui la legalità è a livelli bassissimi.

Il bullismo

Nel bullismo c’é il bullo, che é colui che si crede al di sopra della legalità. Chiunque osservi la situazione del bullismo é coinvolto, ma alcune volte si ha paura di andare da chi di dovere a denunciare. I bulli nella maggior parte dei casi hanno una brutta condotta a scuola e hanno anche brutti voti, ma questo poi continuerà nella loro vita anche in futuro.  Per salvare la vita del bullo ci deve essere la persona che va a denunciare l’atto di bullismo. I bulli sono persone insicure che si sentono forti solo in gruppo con i loro sostenitori. Molte volte sono arrabbiati con loro stessi e per sfogarsi picchiano le persone più deboli. Se noi tutti durante un atto di bullismo andiamo dal bullo e gli diciamo di smetterla, lui si sente piccolo e la smette davvero. C’é anche il cyberbullismo, che si può manifestare su videogiochi online o sui social. Nel cyberbullismo, a differenza del vero bullismo, non si conosce il bullo. Condividere o mettere like a un video che rappresenta atti di bullismo é commettere un reato e l’arma della polizia o dei carabinieri ha gli strumenti adatti per risalire alla prima persona che ha condiviso per prima il video. Bullismo può essere anche rubare un telefonino a qualcuno e accedere ai suoi file privati, e quindi bisogna proteggere il cellulare con una password, e se si é minorenni bisogna comunicare la password ai propri genitori.

I carabinieri non vogliono intervenire nei casi di emergenza ma prevenirli, quindi é necessario parlare nelle scuole della legalità e del rispetto delle leggi.