//17.03.2020 Il nostro inno per sentirci Fratelli nell’ora della lotta

17.03.2020 Il nostro inno per sentirci Fratelli nell’ora della lotta

di | 2020-06-11T12:00:27+02:00 11-6-2020 11:58|Alboscuole|0 Commenti
    Il 17 marzo del 1861, dopo la proclamazione del Regno, Vittorio Emanuele II di Savoia diventa il primo Re d’Italia. Per celebrare la ricorrenza dell’Italia unita abbiamo scelto di presentare nella sua versione integrale il testo del nostro inno, scritto dal genovese Goffredo Mameli nel 1847, poiché consideriamo l’inno nazionale il testo che più di ogni altro esprime un forte senso di unità e di appartenenza alla nostra nazione. Una scelta suggerita anche dal significato simbolico che il tricolore e il nostro inno, proprio in questi giorni di forzato isolamento e di quotidiani flash mob dai balconi di casa, rappresentano per ogni italiano. La redazione Fratelli d’Italia L’Italia s’è desta Dell’Elmo di Scipio S’è vinta la testa. Dov’è la Vittoria? Le porga la chioma, Che’ schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamoci a coorte Siam pronti alla morte L’Italia chiamò’. Noi siamo da secoli Calpesti, derisi, Perchè non siam popolo, Perchè siam divisi. Raccolgaci un’unica Bandiera, una speme: Di fonderci insieme Già l’ora suonò. Stringiamoci a coorte Siam pronti alla morte L’Italia chiamò. Uniamoci, amiamoci, l’Unione, e l’amore Rivelano ai popoli Le vie del Signore; Giuriamo far libero Il suono natio: Uniti per Dio Chi vincer ci può? Stringiamovi a coorte Siam pronti alla morte L’Italia chiamò. Dall’Alpi a Sicilia Dovunque è Legnano, Ogn’uom di Ferruccio Ha il  core, ha la mano, I bimbi d’Italia Si chiaman Balilla, Il suon d’ogni squilla I Vespri suonò. Stringiamoci a coorte Siam pronti alla morte L’Italia chiamò. Son giunchi che piegano Le spade vendute: Già l’Aquila d’Austria Le penne ha perdute. Il sangue d’Italia, Il sangue Polacco, Beve’, col cosacco, Ma il cor le bruciò. Stringiamoci a coorte Siam pronti alla morte L’Italia chiamò. (Per la rubrica “Una finestra sul mondo”)