//Un’estate da godere però senza leggerezze

Un’estate da godere però senza leggerezze

di | 2021-07-04T10:17:49+02:00 4-7-2021 7:00|Punto e Virgola|0 Commenti

L’estate è arrivata e ha portato con sé prepotentemente voglia di mare, di sole, di vacanze. Soprattutto il desiderio forte di mettersi alle spalle il periodo, lungo e pesante, legato alla pandemia e ai nefasti effetti che ha prodotto sul nostro quotidiano stile di vita. Centinaia di migliaia di vittime solo in Italia (milioni nel mondo), economia in ginocchio (ma i segnali di ripresa sono così solidi da far prevedere a tutte le principali organizzazioni italiche e internazionali una risalita consistente già nella seconda metà del 2021), famiglie deprivate per mesi degli affetti più cari, anziani abbandonati nelle case di riposo e impossibilitati a rivedere figli e nipoti, mariti e mogli se non in lontananza (molti se ne sono andati in silenzio senza avere la possibilità di ricevere l’ultimo abbraccio e l’ultima carezza). Insomma, le ferite sono state molteplici: ci vorrà molto tempo prima di vederle rimarginare del tutto.

Ma oggi, alle soglie del secondo semestre, sembra prevalere l’ottimismo. I segnali si colgono dappertutto e sono palpabili. La voglia di mettersi alle spalle gli effetti del draghetto coronato prevale in maniera indiscutibile. Sarebbe però profondamente sbagliato e deleterio pensare di esserne usciti definitivamente: i pericoli sono ancora presenti, legati soprattutto all’espandersi delle cosiddette varianti. Quella definita “delta” (che poi è la stessa che prima si chiamava indiana) si fa largo e in alcuni Paesi ha già provocato reazioni forti, attraverso restrizioni e limitazioni. Lo scorso anno di questi tempi, più o meno si respirava la stessa aria: sembrava che il coronavirus fosse stato battuto e che le cose si avvissero alla normalità. In realtà, la faccenda npon si era affatto conclusa, tanto che al sorgere dell’autunno i contagi cominciarono a risalire generando nuove chiusure, il coprifuoco e tutto quel che che abbiamo vissuto sulla nostra pelle.

Va ricordato che i virus appartenenti a questo ceppo rallentano fortemente la loro opera distruttrice quando c’è caldo. Impossibile, ad esempio, o quanto meno improbabile, beccarsi l’influenza in estate: i problemi cominciano con l’autunno e con l’arrivo del freddo, con i picchi che si raggiungono di solito in dicembre, cioè ormai in inverno. I virus dell’influenza e della Sars sono della stessa famiglia. C’è però una sostanziale differenza rispetto al 2020: il vaccino. Non c’è dubbio che i numeri fortemente in calo delle ultime settimane siano da attribuire pressoché esclusivamente alla positiva incidenza della campagna vaccinale. Più persone completeranno il ciclo e prima potremo essere sicuri, perché vorrà dire che si sarà raggiunta la cosiddetta “immunità di gregge”, che mette in sicurezza anche la sempre troppo folta compagnia dei “no vax”: gente che non si sa in base a quale ragionamento scientifico continua stoltamente a rifiutare l’inoculazione di qualunque tipo di vaccino. Costoro riescono anche a negare l’evidenza, colmandosi di ridicolo (ma questo è solo un problema loro), ma soprattutto mettendo a rischio chi li circonda.

La massiccia campagna di vaccinazione per tutte le fasce di età sta invece dando frutti importanti. E comunque le evidenza scientifiche dicono in maniera chiara e inconfutabile che i rapporto benefici – costi (eventuali) pende inesorabilmente dalla parte dei primi. I medici e gli specialisti dicono che chi è vaccinato ha possibilità di essere infettato notevolmente più basse e, quand’anche fosse contagiato, la malattia sarebbe assai meno pericolosa. Questi sono fatti e non opinioni di invasati, accecati da un furore ideologico che non ha alcuna motivazione concreta. Ma dobbiamo continuare ad essere prudenti, ad usare la mascherina nei luoghi chiusi o all’aperto quando ci sono assembramenti; l’igiene personale deve essere sempre scrupolosa e continua: tutto deve servire per tornare presto alla normalità. Meritiamo un’estate da godere pienamente, ma non commettiamo leggerezze per non compromettere tutto nel giro di poche settimane.

Buona domenica.

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