RIETI – Era il 1902, nevicava e faceva molto freddo. Mary Anderson, una donna di Birmingham in Alabama, si trovava in visita a New York, era nata nel 1866 ed era un’allevatrice di bestiame e viticoltrice. Non aveva la patente, usava mezzi pubblici o taxi. Quella mattina la visibilità era scarsa e il conducente del tram sporgeva la testa fuori dal finestrino per pulire il parabrezza con la mano. Mary vide un problema e immaginò una soluzione. Non era ingegnere né inventrice, ma era determinata e aveva immaginazione, così al suo rientro in Alabama disegnò un braccio meccanico che potesse essere azionato dall’interno del veicolo: era un braccio di legno a molla, che controllava una lama di gomma all’esterno del parabrezza con un contrappeso per assicurare il contatto tra il tergicristallo e il parabrezza, ruotando intorno a un perno. Veniva azionato da una leva a portata di mano del guidatore.

Mary Anderson
Nel 1903 le concessero un brevetto di 17 anni per il suo “dispositivo di pulizia del parabrezza”, ma quando presentò la sua idea, i produttori di automobili non la presero in considerazione, dicendo che era causa di distrazione. Mary provò a vendere la sua invenzione ad una fabbrica canadese, che rifiutò ritenendola inutile e priva di uno sbocco commerciale. In quel periodo, ai primi del ‘900 le vetture andavano ancora pianissimo e non tutte avevano il parabrezza. Solo dopo il 1910, quando le vetture iniziarono a prendere velocità, montando necessariamente il parabrezza, i tergicristalli diventarono una componente essenziale, ma ormai nel 1920 il brevetto di Mary Anderson era scaduto, lei non guadagnò mai un centesimo, morì a 87 anni nel 1953.

Charlotte Dunn Bridgwood
Charlotte Dunn Bridgwood era inizialmente un’attrice di vaudeville. La sua famiglia di origine era irlandese, emigrata in Canada a causa della Grande Carestia, come tante famiglie irlandesi. Charlotte nacque in Canada e sposò George Bridgwood, un costruttore di carrozze inglese. Insieme ebbero tre figli. Quando suo marito morì per un incidente con il gas di carbone nel 1898, Charlotte si trasferì con la famiglia a Buffalo, New York, per vivere con la madre. Qui guidò la Bridgwood Manufacturing Company, dove poté sviluppare ulteriormente il tergicristallo. Riprese l’idea di Mary, partendo dal design manuale originale, ideando i primi tergicristalli automatici ad azionamento elettrico. La sua invenzione utilizzava rulli al posto delle lame, fu brevettata nel 1917 con il nome “Storm windshield cleaner”, ma anche questo brevetto scadde nel 1920. Solo quando i diritti di entrambe scaddero, il sistema venne adottato.

Florence Lawrence
Nel 1922, Cadillac è stata la prima casa automobilistica ad adottare i tergicristalli come dotazione di serie sulle proprie autovetture. Florence Lawrence seguì le orme della madre Charlotte come inventrice di componenti per auto, è stata la “prima star del cinema” ad apparire in quasi 300 film. Il progetto del “braccio di segnalazione automatica” (le frecce direzionali) e del segnale di frenata meccanico furono entrambi ideati da Florence. Purtroppo, anche lei, come sua madre e Mary, non ricevette alcun riconoscimento né profitto dai suoi progetti.

Florence Lawrence
Tre donne, che avevano semplicemente usato il buonsenso, senza essere ingegneri, né meccanici, hanno rivoluzionato l’industria automobilistica. Il Mercedes-Benz Museum di Stoccarda ha dedicato a Mary Anderson un approfondimento nella sezione “Donne e motori”, dedicando un focus al tergicristalli.
Francesca Sammarco
Nell’immagine di copertina, Mary Anderson la donna americana che inventò il tergicristalli
Lascia un commento