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Sul web i misteri delle leggende metropolitane moderne

di | 2025-02-19T13:12:25+01:00 23-2-2025 0:45|Attualità, Sezione10|0 Commenti

VITERBO – Le leggende metropolitane hanno sempre affascinato l’umanità, trasformandosi con il tempo per adattarsi ai mezzi di comunicazione più moderni. Se un tempo queste storie si diffondevano con il passaparola o attraverso la stampa, oggi trovano terreno fertile nei forum di discussione online, su Reddit (una piattaforma di social media e forum online dove gli utenti possono condividere notizie, discutere argomenti di interesse e partecipare a comunità su una vasta gamma di temi) e nei video di YouTube. Ma quali sono le leggende metropolitane moderne più inquietanti che stanno catturando l’immaginazione del web? Ecco una selezione di racconti che hanno terrorizzato migliaia di utenti.

The Backrooms: il labirinto dell’incubo Nata da una semplice immagine pubblicata su 4chan nel 2019, la leggenda delle Backrooms racconta di un’area infinita di uffici deserti, illuminati da luci giallastre e pervasi da un odore di moquette umida. Si dice che chiunque cada accidentalmente nelle Backrooms sia condannato a vagare all’infinito tra stanze identiche, rischiando di incontrare entità ostili. Questa leggenda ha dato vita a videogiochi, cortometraggi e intere narrazioni su Reddit, diventando uno dei più celebri miti dell’orrore digitale.

Siren Head: il mostro dai suoni spettrali Creato dall’artista Trevor Henderson, Siren Head è una creatura alta oltre 12 metri con un corpo scheletrico e due sirene al posto della testa. Si dice che emetta suoni radio disturbati per attirare le sue vittime prima di eliminarle. Questo mostro è diventato virale grazie a videogiochi horror indipendenti e a racconti diffusi su Reddit, alimentando la paura di ciò che potrebbe nascondersi nell’oscurità.

L’inquietante Smiling Man Questa leggenda nasce da un racconto su Reddit in cui un uomo descrive un’esperienza agghiacciante: una notte, camminando per strada, ha incontrato un individuo con un sorriso innaturale e un’andatura inquietante che sembrava seguirlo. Il racconto ha scatenato un’ondata di testimonianze simili e ha ispirato cortometraggi e discussioni sulle presenze inspiegabili nelle città.

Momo Challenge: il terrore dei social Uno dei più discussi fenomeni degli ultimi anni è stato il Momo Challenge, una presunta sfida online che spingeva i giovani a compiere atti pericolosi sotto minaccia di un’entità spaventosa con un volto deforme e occhi sporgenti. Sebbene molte delle storie si siano rivelate infondate, l’immagine di Momo (nata come una scultura dell’artista giapponese Keisuke Aisawa) ha alimentato un vero e proprio panico mediatico.

Il fenomeno di Slender Man Pur essendo nato nel 2009 su un forum di Photoshop, Slender Man rimane una delle leggende metropolitane digitali più inquietanti. Descritto come un uomo alto e senza volto, vestito di nero, Slender Man è noto per perseguitare e rapire bambini e adolescenti. Il suo impatto è stato così forte da influenzare il comportamento di alcuni giovani nella vita reale, portando a episodi di cronaca scioccanti.

L’evoluzione delle leggende urbane nell’era digitale Ciò che accomuna queste moderne leggende è la loro capacità di diffondersi rapidamente attraverso i social media, Reddit e YouTube, trasformandosi e adattandosi con nuove varianti. Spesso, queste storie si nutrono della paura dell’ignoto e della solitudine digitale, creando un nuovo modo di raccontare l’orrore. Che siano reali o meno, queste leggende continueranno a evolversi, trovando sempre nuovi modi per farci rabbrividire.

Alessia Latini

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