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Rider, lavoro stressante senza alcuna sicurezza

di | 2023-03-23T23:29:12+01:00 26-3-2023 6:40|Attualità, Sezione9|0 Commenti

FIRENZE – La condizione dei rider in Italia è un argomento di grande attualità e rilevanza sociale. E’ opportuno esaminare la situazione attuale dei lavoratori delle consegne a domicilio in Italia, esplorando i loro diritti, le loro condizioni di lavoro e le questioni più importanti che si pongono in merito alla loro tutela. I rider sono lavoratori che svolgono il servizio di consegna a domicilio di cibo e prodotti vari, utilizzando la propria bicicletta o motorino. In Italia, il loro numero è aumentato notevolmente negli ultimi anni, in concomitanza con l’espansione di servizi di consegna a domicilio come Deliveroo, JustEat, Glovo e UberEats.

Tuttavia, la crescita del settore ha portato alla luce una serie di problematiche relative alle condizioni di lavoro dei rider, spesso definiti lavoratori precari e sottoposti a orari flessibili e retribuzioni basse. Inoltre, in molti casi, i rider non sono tutelati dai diritti dei lavoratori dipendenti, come il diritto alla malattia, alle ferie retribuite e alla tutela in caso di licenziamento. Il tema della tutela dei diritti è stato oggetto di dibattito anche a livello politico. Nel 2020, il governo italiano ha introdotto una legge che ha riconosciuto i lavoratori delle piattaforme digitali come dipendenti, offrendo loro alcuni diritti e tutele. Tuttavia, la legge è stata oggetto di critiche, in quanto considerata ancora insufficiente a garantire una giusta tutela.

Al centro del dibattito c’è soprattutto la questione della classificazione dei rider come lavoratori dipendenti o autonomi. Attualmente, infatti, molte piattaforme digitali considerano i propri rider come lavoratori autonomi, privi quindi di molti diritti previsti per i lavoratori dipendenti. Tuttavia, in molti casi, i rider svolgono il loro lavoro in modo subordinato alle richieste e alle direttive delle piattaforme, che ne stabiliscono gli orari di lavoro e le modalità di svolgimento del servizio. Questa situazione ha portato a una serie di contenziosi giudiziari tra le piattaforme e i lavoratori, che cercano di ottenere una maggiore tutela dei loro diritti. In alcuni casi, i tribunali hanno riconosciuto i rider come lavoratori dipendenti, sancendo il diritto a una maggiore tutela e a una retribuzione adeguata. Tuttavia, molti si trovano ancora in una situazione di precarietà e incertezza sul loro futuro lavorativo.

Uno dei punti critici è la retribuzione. Molte piattaforme digitali offrono una retribuzione basata sul numero di consegne effettuate, senza alcuna garanzia di un reddito minimo mensile. Inoltre, i rider spesso devono coprire le spese per l’acquisto e la manutenzione del proprio mezzo di trasporto e non hanno diritto a rimborsi per le spese sostenute per il lavoro. Ancora, molti si lamentano della mancanza di misure di sicurezza sul lavoro. Diverse aziende di consegna a domicilio in Italia non fornisconocaschi, giubbotti riflettenti o altri dispositivi di sicurezza necessari per guidare in sicurezza sulle strade trafficate delle città italiane. Ci sono state anche preoccupazioni sulla salute: molti lavoratori sono costretti a lavorare per diverse ore senza pause adeguate, il che può causare stress fisico e mentale.

Per risolvere questi problemi, sindacati e organizzazioni dei lavoratori stanno cercando di negoziare con le aziende di consegna a domicilio per garantire migliori condizioni di lavoro e protezione sociale per i rider. Il nodo principale resta lo status di lavoratori autonomi e che quindi non hanno diritto a contratti di lavoro o altri benefici, anche se alcune sentenze hanno riconosciuto i rider come dipendenti. vanno stabiliti inoltre salari minimi: in questo modo, i rider riceverebbero una retribuzione adeguata per il loro lavoro, indipendentemente dal numero di consegne effettuate. Va fornita una forma di  supporto psicologico ai rider poiché si tratta di un lavoro molto stressante che può causare problemi di salute mentale. Sarebbe anche importante offrire una formazione adeguataper migliorare l’abilità di guida e per garantire le norme di sicurezza stradale.

In sintesi, esistono moli temi che meritano di essere approfonditi e risolti per dare lle migliaia di rider un grado di sicurezza e una retribuzione adeguata al lavoro che svolgono.

Boris Zarcone

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