Il nome Rame di Napoli è curioso e suggestivo, ma non ha nulla a che fare con la città partenopea: la sua origine risale all’Ottocento e in particolare al periodo in cui il Regno delle Due Sicilie coniò nuove monete. Di rame, appunto. Si narra che, in quell’epoca, i pasticcieri di Catania crearono questo dolce come omaggio simbolico a quelle monete (o forse in sostituzione della valuta circolante), un “dolce rame” da gustare nelle case popolari come segno di prosperità e fortuna.
Si trattava di un dolce di riciclo e di recupero a cui poi si aggiungeva il cacao ed il bicarbonato come agente lievitante e purificante. Sono dolci tipici di Catania consumati soprattutto durante le festività dei defunti: nella ricetta classica è previsto l’utilizzo di farina, marmellata di arance e cacao.
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