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Pompei, lussuosa spa sotto la cenere

di | 2025-01-23T17:59:10+01:00 26-1-2025 0:01|Cultura, Sezione 1|0 Commenti

POMPEI (Napoli) – La città antica di Pompei continua a rivelare i suoi segreti confermandosi un sito archeologico vivo e pulsante. Un recente lavoro di scavo, nell’insula 10 della Regio IX, ha portato alla luce il più grande complesso termale all’interno di una domus privata, rivelando aspetti inediti sulla vita quotidiana dei ricchi pompeiani e sul loro amore per il benessere e la socializzazione.

La sala calda (calidarium), la sala tiepida (tepidarium), la sala fredda (frigidarium) e lo spogliatoio (apodyterium), fornito di panchine, potevano accogliere fino a trenta persone. La sala fredda include una corte porticata di dimensioni 10 x 10 metri, al cui centro si trova una grande vasca. “Le pitture di III stile con soggetti della guerra di Troia, gli atleti nel peristilio – dichiara il direttore Gabriel Zuchtriegel – tutto doveva conferire agli spazi un’atmosfera di grecità, ovvero di cultura, erudizione oltre che di ozio”.

La sontuosità della villa è testimoniata dalla presenza di un grande oecus, un soggiorno, decorato in II stile, un piccolo ambiente decorato in IV stile e un oecus corinzio, circondato da 12 colonne. Appartenuta a una famiglia importante, la spa romana, era molto più di un semplice luogo per fare il bagno: qui, Aulus Rustius Verus, il probabile padrone di casa, intratteneva relazioni sociali, offriva spettacoli e allestiva sontuosi banchetti nell’attiguo salone dalle pareti nere. Accoglieva, oltre a cittadini influenti, anche persone più umili (i clientes, i liberti) per dimostrare l’agiatezza del proprio stato sociale e accrescere, in tal modo, la popolarità e, presumibilmente, per ottenere un consenso elettorale.

Per preservare il patrimonio culturale, è stata approntata una innovativa tecnica di scavo che ha permesso di raggiungere risultati in modo meno invasivo. I lavori di scavo, diretti da Anna Onesti, hanno infatti consentito di raggiungere il piano pavimentale evitando lo smontaggio degli elementi architettonici instabili del colonnato.

Il Parco archeologico di Pompei, dunque, continua a regalare quadri sempre più dettagliati sulla vita quotidiana di una città operosa che, custodita e protetta dalla cenere del Vesuvio, non smette di affascinare il mondo intero con i suoi tesori.

Amalia Ammirati

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