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Il Papa annuncia: Resurrezione possibile

di | 2020-04-12T07:02:21+02:00 12-4-2020 6:30|Attualità, Sezione 7|0 Commenti

PALERMO – Questo tempo così difficile per l’Italia e per il mondo si sta dimostrando una cartina di tornasole per verificare lo spessore e la credibilità di uomini, idee e istituzioni. Di fronte alla pandemia, molte convinzioni si sono liquefatte come neve al sole; alcuni politici, nostrani ed esteri, i cui approcci si sono rivelati insufficienti o inadeguati per la gestione della nuova sconvolgente realtà, si sono purtroppo rivelati giganti dai piedi d’argilla.

Nello scenario inedito di questa primavera 2020, chi non ha deluso è stato papa Francesco, guida e pastore della Chiesa cattolica. Mai come in questi giorni, i gesti e i discorsi di Francesco sono stati tanto “cattolici”, nel senso etimologico del termine, cioè universali.

Al di là dei dogmi e del particolare credo religioso che rappresenta, Papa Francesco è riuscito infatti a pronunciare parole vere, dirette al cuore di tutti, credenti o non credenti. Perché, come affermava il compianto cardinale Carlo Maria Martini, già arcivescovo di Milano “la differenza da marcare non è tanto quella tra credenti e non credenti, ma tra pensanti e non pensanti; tra uomini e donne che hanno il coraggio di vivere la sofferenza, di continuare a cercare per credere, sperare e amare, e uomini e donne che hanno rinunciato alla lotta, che sembrano essersi accontentati dell’orizzonte penultimo. La sfida che ne deriva è allora quella di ascoltare le domande vere del pensiero davanti al mistero dell’esistenza, ponendosi insieme, credenti e non credenti pensosi, a capire ciascuno le ragioni dell’altro”.

E papa Francesco la sfida di “ascoltare le domande vere del pensiero davanti al mistero dell’esistenza” l’ha raccolta. Davanti all’attuale tragedia di morte non ha proclamato certezze dogmatiche, rispettando i dubbi e le incertezze di chi non crede in una Trascendenza. Ma non si è stancato di pronunciare parole semplici e profonde, che riscaldano il cuore degli uomini di buona volontà. Innanzitutto ha invitato tutti a togliere le pietre ‘tombali’ che gravano su tante persone, a causa di oppressioni sociali ed economiche, perché la vita non sia offuscata, già in questa terra, dal peso di dolore, ingiustizie, oppressioni inflitte da uomini ad altri uomini. Ha poi sollecitato ciascuno a trovare, anche in questa situazione di difficoltà, forme di apertura e di cura creativa e amorosa verso il prossimo.

Nella suggestiva omelia della domenica delle Palme, ha infine suggerito una prospettiva esistenziale e un senso validi davvero per tutti: “Siamo nati per amare e essere amati… Non dobbiamo correre dietro alla vana ricerca del potere, ma dobbiamo metterci al servizio gli uni degli altri. La via del servizio è la via che ci salva la vita”. Ha poi concluso con un’esortazione semplice ed efficace, quella di mettere in pratica comportamenti e valori dello sport di squadra: “Speranza, solidarietà, volontà di resistere e dare il meglio di sé, spirito di gruppo e fratellanza”.

Grazie, Francesco, per averci indicato, già adesso in questa terra, la via della Rinascita. Buona Resurrezione a tutti.

Maria D’Asaro

 

 

Già docente e psicopedagogista, dal 2020 giornalista pubblicista. Cura il blog: Mari da solcare
https://maridasolcare.blogspot.com. Ha scritto il libro ‘Una sedia nell’aldilà’ (Diogene Multimedia, Bologna, 2023)

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