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“Opera futura”, Levante si rimette in gioco

di | 2023-05-07T06:20:53+02:00 7-5-2023 6:31|Sezione 8, Spettacolo|0 Commenti

MILANO – «“Opera futura” è il ritratto di una parte di me che non conosco ancora o, perlomeno, non del tutto. Per certi versi i brani che ho scritto, fin dalla composizione, restituiscono un’immagine familiare, rassicurante e immutata di me, per altri versi una trasformazione radicale e inquietante che mi è apparsa come una premonizione. È come se avessi dissotterrato la ragazza di manuale distruzione che credevo perduta e, contemporaneamente, mi fossi vista nel domani. In fondo è così che si va nel futuro, d’improvviso vivendo».

È la precisazione della cantautrice Levante sul suo nuovo album ”Opera futura” di dieci brani, dopo la partecipazione al festival di Sanremo con il brano “Vivo”.

«È il racconto di una rinascita dopo un momento buio, che per me è stato il post parto – ha puntualizzato – Oscillando tra stati d’animo costantemente opposti di gioia e scoramento, ho desiderato ritrovare un equilibrio. Al centro del brano c’è l’ambizione di riprendere possesso della propria vita, in un elenco serrato di sensazioni e desideri, che raggiunge il culmine in un grido liberatorio carico di tensione vitale. Riappropriarsi di mente e corpo, avere la sensazione di poterli ancora amare, nonostante la trasformazione repentina, e gioirne, significa potersi sentire ancora magicamente vivi».

Durante la serata delle cover allo scorso Sanremo, Levante si è esibita in “Vivere”, il brano di culto di Vasco Rossi che uscì esattamente 30 fa accompagnata al piano da Renzo Rubino.

“Opera futura” contiene brani che parlano di vita attraverso gli aspetti sensoriali, allontanandosi dalla dimensione più impalpabile dello scorso album “Magmamemoria”, ed ha debuttato al sesto posto tra i cd e al primo fra i vinili delle classifiche ufficiali di vendita.

«Ho parlato della vita attraverso la carne, attraverso il corpo – ha sottolineato – Mi sono scontrata con la pelle e le ossa; ho avuto l’impressione di poter toccare la musica, più che ascoltarla. Il dolore che descrivo è fisico, la gioia è provata, la delusione è un livido, la nostalgia un nodo in gola, l’ego si fa materia e così ogni emozione trova spazio in un punto del corpo affinché io diventi l’allegro chirurgo dei sentimenti».

Fra i brani del disco spiccano “Invincibile” (Si è perdenti quando l’amore è un campo di battaglia), “Mi manchi” (È la canzone del futuro), “Alma futura” (Del mistero non c’è nulla che si possa spiegare), “Capitale, mio capitale” (Nei mari del web soltanto lo sguardo degli altri navigatori afferma la nostra esistenza”, “Fa male qui” (In nome della libertà d’espressione troppo s’è detto e nessuno ha abbracciato il dubbio dell’ignoranza), “Iride blu e cuore liquido” (E se fossimo mitologia allora io sarei cuore liquido e tu saresti iride blu).

«Sarebbe stupendo trasformare i miei album in film, mi piacerebbe farlo anche con i romanzi – ha riflettuto –È un disco grintoso e muscolare».

Il colore dominante della copertina è il verde e, come già nei suoi precedenti quattro lavori discografici, rappresenta il momento artistico e i contenuti espressi nell’album attraverso forti elementi simbolici.

«Ho dipinto tutto di verde perché del futuro non so niente eccetto la speranza – ha chiosato – Con il verde ho potuto scontornarmi e proiettarmi dove desideravo proprio perché, lungo la strada che mi ha portato a questo lavoro c’è stato tanto buio e, solo la speranza di uscirne, si è resa lanterna. La presenza del cigno agisce doppiamente sulla simbologia della speranza ma anche della bellezza e del pensiero leggero, in quanto sconfigge la gravità sentendosi a casa in cielo come in terra e in acqua».

Levante è anche al cinema nel film “Romantiche” di Pilar Fogliati, il ritratto affettuoso e ironico di quattro giovani ragazze molto diverse tra loro che, con le loro insicurezze, paure e desideri, cercano di farsi largo nel mondo; sue sono le musiche originali, fra cui il brano “Leggera” di questo album, ed è presente anche con un piccolo cameo.

Levante il 27 settembre si esibirà per la prima volta all’Arena di Verona nello scenario perfetto per rappresentare concettualmente e con l’ineguagliabile carica ‘live’ l’immaginario di “Opera futura”, con i brani del nuovo album e le hit che hanno costellato la sua carriera.

Per tutta l’estate Levante sarà dal vivo, il 28 maggio a Milano (Mi Ami), 9 luglio a Matera (Oversound Music Festival al Castello di Tramontano), 15 luglio a L’Aquila (Pinewood Festival),  18 luglio a Porto Recanati (Arena Beniamino Gigli), 22 luglio a Roma (Cavea Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”), 20 agosto a Grottaglie (IOD Festival a Cave di Fantiano), 23 agosto a Barletta (The Best Festival al Castello del Fossato), 25 agosto a Noto di Siracusa (Le scale della Musica di Noto Estate 2023 a La Scalinata della Cattedrale).

Franco Gigante

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