//La notte degli esami, inno alla giovinezza

La notte degli esami, inno alla giovinezza

di | 2025-06-22T02:34:59+02:00 22-6-2025 1:00|Punto e Virgola|0 Commenti

Un inno più che una colonna sonora. Sono passati più di quarant’anni da quando Antonello Venditti scrisse Notte prima degli esami, la canzone che ha accompagnato verso il diploma generazioni intere di studenti alle prese con le prove che sanciscono il passaggio dalla giovinezza (spensierata e spesso ribelle) alla maturità che introduce all’età adulta. Anche qualche giorno fa, la sera precedente al compito di italiano (comune ad ogni indirizzo scolastico), migliaia di giovani diplomandi di ogni città d’Italia si sono radunati davanti ai propri istituti per cantare a squarciagola quelle strofe che ormai fanno parte del nostro bagaglio di esperienze e di passioni. Un liberatorio atto d’amore verso quelle aule che li avevano accolti quattordicenni timidi e abbastanza imbranati, ma anche una sorta di rito esorcistico verso un appuntamento temuto, ma pure agognato.

Vale pena riportare per intero quel brano che pare fosse dedicato a Simona Izzo, allora moglie del cantautore romano. E vale la pena anche canticchiarlo (la melodia è conosciutissima tanto che è uno dei brani più eseguiti durante i karaoke amatoriali) un po’ per solidarietà verso i nostri figli e nipoti che affrontano in questi giorni gli esami, un po’ per tornare indietro con la memoria ai tempi (per chi scrive molto lontani…) in cui i protagonisti eravamo noi stessi.

Io mi ricordo quattro ragazzi con la chitarra
E un pianoforte sulla spalla
Come i pini di Roma la vita non li spezza
Questa notte è ancora nostra
Ma come fanno le segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati?
Le bombe delle sei non fanno male
È solo il giorno che muore
È solo il giorno che muore
Gli esami sono vicini e tu sei troppo lontana dalla mia stanza
Tuo padre sembra Dante e tuo fratello Ariosto
Stasera al solito posto, la luna sembra strana
Sarà che non ti vedo
Da una settimana
Maturità, t’avessi preso prima, le mie mani sul tuo seno
È fitto il tuo mistero
E il tuo peccato è originale come i tuoi calzoni americani
Non fermare, prego, le mie mani
Sulle tue cosce tese, chiuse come le chiese
Quando ti vuoi confessare
Notte prima degli esami, notte di polizia
Certo qualcuno te lo sei portato via
Notte di mamme e di papà col biberon in mano
Notte di nonne alla finestra, ma questa notte è ancora nostra
Notte di giovani attori, di pizze fredde e di calzoni
Notte di sogni, di coppe e di campioni
Notte di lacrime e preghiere
La matematica non sarà mai il mio mestiere
E gli aerei volano alto tra New York e Mosca
Ma questa notte è ancora nostra
Claudia, non tremare, non ti posso far male
Se l’amore è amore
Si accendono le luci qui sul palco
Ma quanti amici ho intorno che viene voglia di cantare
Forse cambiati, certo un po’ diversi
Ma con la voglia ancora di cambiare
Se l’amore è amore, se l’amore è amore, se l’amore è amore
Se l’amore è amore, se l’amore è amore

Si corre il rischio di incappare nella retorica, ma non si è lontani dalla realtà se si afferma che questa non è solo una canzone, ma un autentico manifesto che accomuna generazioni differenti: chi la canta oggi per esorcizzare la paura degli esami è figlio di ragazzi e ragazze che nel 1984 non erano ancora nati o avevano soltanto pochi anni di vita. Ma la potenza espressiva non conosce limitazioni temporali e dunque diventa patrimonio comune che attraversa il tempo, la condizione sociale, gli stili di vita. Tutti insieme, più o meno appassionatamente, per affacciarsi alla vita. Con i sogni, le speranze, le ambizioni, gli amori…

Nicholas Vaporidis, Giorgio Faletti e Cristiana Capotondi: i protagosti del film

Tornando all’attualità, questa è la maturità dell’AI: non solo perché la maggior parte degli studenti l’hanno largamente usata nel corso dell’anno, ma anche perché questa volta ChatGPT ha presentato un modello – a pagamento – per affrontare la seconda prova, la più temuta degli studenti.  Il portale Skuola.net ha proposto le tracce ufficiali delle prove di Latino e di Matematica chiedendo di risolvere la questione. I risultati sono stati contrastatnti: ChatGPT se l’è cavata abbastanza bene con la traduzione del brano di Cicerone sull’amicizia, mentre con i quesiti dello Scientifico i risultati non sono stati granché soddisfacenti, soprattutto in relazione al secondo problema. Ammesso che qualcuno sia riuscito a collegarsi durante le prove, non è affatto detto che l’Intelligenza Artificiale sia riuscita ad essere davvero d’aiuto. Meglio utilizzare, ove possibile, i pizzini o i suggerimenti vocali: si fa prima e si fa meglio.

Antonello Venditti

E sempre in tema di notte prima degli esami, vale la pena anche ricordare l’omonimo film del 2006, diretto dall’esordiente Fausto Brizzi e interpretato da Giorgio Faletti nei panni del severissimo professor Antonio Martinelli, papà di Claudia (Cristiana Capotondi) e “morosa” di Luca Molinari (Nicholas Vaporidis), studente non proprio modello alle prese con la Maturità e con il “suocero” che è anche il membro interno della commisione. La pellicola ebbe un clamoroso successo tanto che, dopo poco, fu proposto un sequel che non ebbe la stessa risonanza: le minestre riscaldate non sempre piacciono.

Oggi che gli scritti sono ormai in archivio e che ci si appresta alle prove orali, non resta che augurare ai nostri ragazzi non solo di superare gli esami, ma soprattutto di approcciarsi alla vita con leggerezza e serietà. Sapendo che le cadute non mancheranno, ma che dovrà esserci sempre la forza per rialzarsi e ricominciare a camminare.

Buona domenica.

Nell’immagine di copertina, davanti al proprio istituto gli studenti cantano Notte prima degli esami alla vigilia delle prove scritte

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