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Nicolò Govoni, il “signor Nessuno” che salva i bimbi profughi

di | 2022-10-02T10:17:53+02:00 2-10-2022 6:20|Attualità, Sezione 5|0 Commenti

MILANO – Lodevoli ideali e spirito forte. Non sempre un giovane, di quasi trent’anni d’età, è deciso e risoluto, ma la storia di Nicolò Govoni inizia un po’ in sordina. Ragazzo di origini cremonesi, Nicolò cresce con i nonni che gli hanno insegnato la compassione e che la vita è fatta di cose semplici. Dopo un’infanzia felice, vive un’adolescenza turbata da pensieri negativi sulla società in cui vive. A seguito dell’ennesimo fallimento, a 20 anni, spaventato proprio come tanti giovani, inizia a cercare qualcosa per non sentire il vuoto dentro di sé e curare il dolore degli altri.

Nicolò Govoni

“Pluribocciato, stupido, fallito, delusione, signor Nessuno”, lo beffeggiano; “finirai a inscatolare le merendine”: così deluso e demotivato  decide di partire per l’India meridionale, dove inizia a dedicarsi come volontario ai bambini dell’orfanotrofio che riempiono il vuoto del suo cuore. Trascorsi i primi 3 mesi torna in Italia per diplomarsi, dopodiché vola di nuovo in India per studiare giornalismo (per realizzare il suo sogno) e soprattutto stare vicino ai suoi “fratellini”. Così la sua personalità si fortifica e a 25 anni nel 2018, con altre due volontarie, Sarah Ruzek e Giulia Cicoli, fonda la Onlus “Still I Rise”, un’organizzazione umanitaria che apre scuole per i bambini più vulnerabili tra Grecia, Turchia, Siria, Kenya, Repubblica Democratica del Congo e Colombia.

“Still I Rise” è la prima fondazione no-profit al mondo a offrire gratuitamente il Baccalaureato Internazionale ai profughi, ossia creare le prime scuole internazionali al mondo per minori profughi, svantaggiati e dimenticati. Il modello prevede un percorso pensato per 150 studenti, di cui il 70% profughi e il 30% bambini locali in difficoltà, che potranno accedere ad un’istruzione di alto livello, totalmente gratuita. Alla fine di un percorso educativo della durata di sette anni, gli studenti riceveranno un diploma riconosciuto in tutto il mondo.La prima scuola per ragazzi ed adolescenti profughi è nata a Mazì (in Grecia), accoglie circa 130 minori, ai quali i tre volontari offrono colazione e pranzo. Il suo principale obiettivo è di offrire educazione, sicurezza e protezione ai minori profughi: spesso orfani e dimenticati.

La fondazione è divenuta operativa tra Grecia, Turchia, Siria e Kenya, con la costruzione di una serie di centri educativi, di cui il più importante sorge a Samos, in Grecia. Le pessime condizioni del campo di Samos e il degrado costante in cui i minori profughi sono costretti a vivere hanno spinto “Still I Rise” a presentare a giugno 2019 una denuncia penale alle procure di Samos e di Roma contro la gestione del centro di accoglienza e identificazione dell’isola, per condannare le violazioni dei diritti umani perpetrate contro la popolazione minorile non accompagnata che vive nel campo. La denuncia è arrivata al Parlamento Europeo e al Parlamento italiano, per un totale di tre interrogazioni parlamentari. A dicembre 2019, insieme a GCR e ASGI, “Still I Rise” ha ottenuto dalla Corte Europea dei Diritti dell’uomo una soluzione immediata per il tempestivo trasferimento in un luogo sicuro di cinque minori non accompagnati. Successivamente, altri sette minori sono stati trasferiti con procedimenti analoghi, promossi dalla Onlus con la collaborazione di Refugee Law Clinic Berlin. Un risultato senza precedenti per l’isola di Samos.

Nel 2020 Nicolò è stato nominato per il Premio Nobel per la Pace. Attualmente vive e lavora in Congo. Ha pubblicato dei libri “Bianco come Dio” (2018), “Se fosse tuo figlio” (2019) e il libro fotografico “Attraverso i nostri occhi” (2020), mentre nel 2015 pubblica “Uno” in cui racconta la sua storia; lavora per BBC, South China Morning Post e Metropolis Japan dando voce a coloro che ne sono privi, ai dimenticati; proprio grazie ai suoi libri riesce a raccogliere il denaro necessario per aprire la scuola di Mazì. I piccoli e gli adolescenti trovano una sorta di oasi di quiete che li strappa per qualche ora dall’incubo del campo profughi in cui sono confinati. Sono bambini profughi fuggiti con disperazione dai conflitti armati che infuocano varie parti del mondo.

La fondazione si imbatte spesso in storie di rinascita e di energie messe al servizio del prossimo. Sono veri e propri angeli che decidono di dedicare la loro vita alla causa dell’altro: al sostegno e all’aiuto disinteressati. Nessuno chiede nulla in cambio. Nicolò ha imparato a sue spese e, oggi, insegna tanto e soprattutto che “non ci si deve arrendere mai: perché nessuno è una causa persa. “Still I Rise” è un’organizzazione indipendente nata per offrire istruzione e protezione nelle regioni più svantaggiate del globo, grazie alle donazioni private e non riceve finanziamenti da parte di governi, Unione Europea e organismi sovranazionali.

“Abbiamo reso possibile l’impossibile – spiega Nicolò Govoni -. Un’organizzazione umanitaria che apre scuole per i bambini più vulnerabili nel mondo. Accogliamo 8 nazionalità diverse (Congo, Somalia, Etiopia, Sud Sudan, Uganda, Burundi, Rwanda, Kenya) in un’oasi di pace, integrazione e vera cooperazione che istituti ben più grandi e rinomati di noi possono solo sognare. Ed è proprio questo che fa di noi una delle 10 scuole migliori al mondo. In meno di un anno e mezzo, siamo riusciti a proteggere, nutrire e far fiorire qualcosa verso cui la diplomazia e la politica internazionale fallivano da anni: la Pace. Tutto questo è iniziato da un sogno impossibile, e da un Signor Nessuno che si è rifiutato di arrendersi e finire a inscatolare merendine. È proprio per questo che a ‘Still I Rise’ non ci arrendiamo mai: perché per noi nessuno, nessun bambino al mondo, è una causa persa. E cambiando il mondo lo dimostriamo”.

Claudia Gaetani

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