Il lancio era stato caratterizzato dalla consueta sobrietà che caratterizza le vicende degli Stati Uniti d’America dall’inizio del 2025, anche se formalmente non era e non è coinvolto il presidente in persona. Ma si tratta della classica foglia di fico che serve a coprire ben poco. Subito i fatti: qualche mese fa la Trump Mobile, costola della multinazionale Trump Organization (di proprietà del tycoon, ma gestita dai figli Eric e Donald jr) annuncia la produzione di un nuovo modello di cellulare (il Trump phone golden version), uno smartphone da 499 dollari (426 euro) capace di servire i cittadini statunitensi, meglio di qualsiasi altro dispositivo.
In pompa magna, era stato anche sottolineato che il dispositivo sarebbe stato totalmente americano. Ma, a pochi giorni dalla diffusione della notizia, il progetto è già cambiato. È scomparsa la scritta “Made in Usa”, sostituita dall’etichetta “design dell’orgoglio americano”, con “mani americane dietro ogni dispositivo”. Inoltre, la data di uscita, fissata a settembre, è stata modificata in “più avanti quest’anno”. La “rivoluzione delle comunicazioni” presentata dai due rampolli Eric e Donald jr si è scontrata con i costi di produzione del telefonino: è troppo caro costruirlo tutto in America. Per superare l’ostacolo, e contraddicendo la politica patriottica di “riportare la produzione nel Paese”, si è dovuto ricorrere ai produttori di componenti cinesi e forse anche vietnamiti.
Il sito web The Verge spiega anche che le specifiche del telefono sono cambiate, passando da uno schermo Amoled da 6,78 pollici a uno più piccolo da 6,25 pollici. Il telefono dovrebbe ora avere 256 gigabyte di memoria, mentre la vecchia pubblicità prevedeva 12 gigabyte di RAM. Il telefono avrà anche un sensore di impronte digitali sullo schermo e lo sblocco facciale con intelligenza artificiale, tre fotocamere posteriori fino a 50 megapixel e una fotocamera frontale. Lo smartphone è disponibile per il pre-ordine con un deposito di 100 dollari (85,37 euro) e sarà collegato alla rete Trump Mobile. Tanto per rimanere in famiglia…
Eric e Donald Jr hanno annunciato che avrebbero offerto piani di telefonia mobile a 47,45 dollari (40,51 euro) al mese con la rete mobile, in onore del 45esimo e 47esimo presidente Usa (forse in riferimento al potentissimo papà?). Per gli esperti del settore, comunque, sembra che il prezzo di 499 dollari sia troppo basso in relazione alle specifiche offerte. Come che sia, lo smartphone a marchio Trump (insieme ai gadget MAGA – Make America Great Again, Fai l’America di nuovo grande – alla rete telefonica, ai fondi crypto, agli hotel) è solo l’ultima avventura imprenditoriale ricollegabile al presidente americano, che sta scatenando forti polemiche per evidenti anomalie legate al conflitto di interessi.
La famiglia del presidente, peraltro, ha già sventolato la bandiera americana con prodotti a marchio Trump di origine sospetta, tra cui le sue Bibbie “God Bless the USA” (Dio benedica gli Usa), che un’indagine dell’Associated Press dello scorso anno ha dimostrato essere state stampate in Cina.
Insomma, l’impressione è che non si tratta tanto di difendere l’orgoglio americano e le aziende a stelle e strisce dall’assalto dei competitor di tutto il mondo (cinesi, soprattutto), qui si parla di affari e di guadagni milionari. Che poi questi denari vadano a finire nelle tasche dei figli del presidente è particolare secondario. Perché i figli, si sa, “so’ piezz e core…”.
Buona domenica.
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