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Leonardo, l’unico Tg della Scienza, compie 30 anni

di | 2022-12-15T14:05:46+01:00 18-12-2022 6:20|Cultura, Sezione 5|0 Commenti

PALERMO – Il Telegiornale scientifico Leonardo, prodotto dalla testata giornalistica regionale della Rai e curato dalla redazione territoriale del TGR Piemonte, festeggia trent’anni proprio in questi giorni, essendo andato in onda per la prima volta lunedì 21 dicembre 1992.

“Non poteva che chiamarsi Leonardo il Tg scientifico che inizia oggi: Leonardo, infatti, è la figura che più di ogni altro simboleggia lo spirito della ricerca e rappresenta l’unità di fondo dell’umanesimo e della scienza”. Con queste parole, la giornalista Silvia Rosa-Brusin il 21 dicembre del 1992 apriva il primo Leonardo. Da allora, in trent’anni di trasmissioni quotidiane su Rai 3 dal lunedì al venerdì alle 14.50 circa, il telegiornale, che dura 15 minuti circa, ha ampliato gli orizzonti scientifici degli italiani, informando su ambiente, salute e medicina, genetica, astronomia, fisica, chimica, informatica, tecnologia ma anche statistica ed economia.

Silvia Rosa-Brusin

Leonardo, che vanta il successo di un numero significativo di utenti che lo seguono con costante interesse, ha avuto infatti il merito di avvicinare il grande pubblico alla cultura scientifica, e ha fatto da volano affinché l’informazione della Rai fosse nel complesso più ricca di servizi di carattere scientifico.

Grazie a Leonardo, che ha saputo spiegare le notizie scientifiche con un linguaggio chiaro e preciso, conosciamo di più buchi neri, onde gravitazionali, biologia e DNA; siamo stati informati sulla clonazione della pecora Dolly, sulla crisi climatica, sull’attribuzione dei premi Nobel… Abbiamo assistito in diretta a importanti missioni spaziali: la missione russa MIR e quelle a cui ha partecipato la nostra astronauta Samantha Cristoforetti. Negli ultimi due anni, abbiamo poi potuto conoscere meglio i risvolti scientifici della pandemia portata dal Covid.

Daniele Cerrato

Tra i suoi conduttori storici, ricordiamo i giornalisti Daniele Cerrato e la già citata Silvia Rosa-Brusin, alla quale si deve l’invio su Marte delle immagini digitalizzate dell’Autoritratto e del Codice sul Volo degli Uccelli di Leonardo Da Vinci, immagini inserite in un micro-chip a bordo del Rover Curiosity, partito da Cape Canaveral per l’esplorazione di Marte il 26 novembre 2011. Qualche mese, prima, Charles Elachi – direttore del Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena – aveva accolto con entusiasmo l’idea della giornalista, idea divenuta poi richiesta formale da parte dell’ASI, Agenzia Spaziale Italiana.

Per la sua passione scientifica e la sua competenza giornalistica, a Silvia Rosa-Brusin è stato intitolato, su iniziativa dell’Unione Astronomica Internazionale, l’asteroide 7396.

A inizio dicembre, l’Osservatorio TuttiMedia ha consegnato al Tg Leonardo un premio speciale per la divulgazione scientifica: “È un riconoscimento al lavoro della Redazione di Torino e a quello delle altre redazioni regionali che vi collaborano” – ha dichiarato il direttore dei TG regionali Alessandro Casarin, che ha anche menzionato Leonardo Valente, a cui si deve l’intuizione di aver lanciato Leonardo, ancora oggi l’unico TG scientifico della RAI. “Chi fa bene l’informazione scientifica, e Leonardo è un esempio in questi 30 anni – ha aggiunto Franco Siddi, presidente di TuttiMedia – compie un servizio pubblico di grandissimo valore”.

Di Leonardo a chi scrive piace tutto: i conenuti, il rigoroso taglio scientifico e la straordinaria chiarezza con cui sono trattati, il garbo e la competenza dei giornalisti conduttori, la sigla musicale: la suggestiva Sonata per violoncello e pianoforte in fa minore op. 26, del compositore rumeno George Enescu, nell’adattamento della The Mutato Muzika Orchestra.

Una sola cosa le dispiace: la sospensione estiva del programma, che si interrompe a giugno e riprende a fine settembre.

Allora, un accorato appello al direttore Casarin affinché si impegni a mandare in onda il TG anche in estate, perché non si può essere privati per un tempo così lungo dell’informazione scientifica che, al pari delle altre informazioni, è un diritto di tutti i cittadini.

Maria D’Asaro

 

Già docente e psicopedagogista, dal 2020 giornalista pubblicista. Cura il blog: Mari da solcare
https://maridasolcare.blogspot.com. Ha scritto il libro ‘Una sedia nell’aldilà’ (Diogene Multimedia, Bologna, 2023)

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