RIETI – Infezioni e malattie sessualmente trasmissibili: negli ultimi anni sono in aumento, soprattutto nelle fasce di età giovanili. Rieti rispecchia l’andamento nazionale: gonorrea +50%, sifilide +25%, clamidia +20% (dati al 2022), l’Hiv non è sotto controllo e comunque se ne parla poco, molti non sanno che l’epatite A è trasmissibile sessualmente e che il vaccino contro il Papilloma virus funziona ed è importante. Dalle farmacie giunge l’allarme per troppe ragazze che ricorrono alla pillola del giorno dopo, anche più volte l’anno: sono bombardamenti ormonali e non è un caso se sono in aumento i tumori al seno in giovane età.
Il Rotary Club di Rieti, presieduto da Stefano Pozzovivo, giornalista e voce di Radio Subasio, ha organizzato il Meeting studentesco “Cover it up – Ama consapevolmente!”, con un sito apposito www.coveritup.events, per capire qual è il livello di informazione e consapevolezza nei ragazzi dai 14 ai 19 anni e allo stesso tempo avviare una campagna di informazione e progetti di prevenzione mirati, in base ai risultati scaturiti dalle risposte (anonime) al questionario di 21 domande. Il progetto ha richiesto mesi di preparazione e organizzazione, con il coinvolgimento fondamentale della Asl di Rieti, l’Ordine dei Medici chirurghi e degli odontoiatri presieduto da Enrico Tittoni, la costituzione di un comitato scientifico, con il primario di malattie Infettive Mauro Marchili (a Rieti dal 1997), ginecologi, psicologi dermatologi, l’ufficio scolastico territoriale, il liceo Carlo Jucci (corso curvatura biometrica) capofila con la referente Maria Elena Virili, che ha coinvolto tutti gli istituti scolastici superiori e le famiglie. Partner la Fondazione Varrone, Radio Subasio, la Real Sebastiani Basket con il patron Roberto Pietripaoli.

Da sinistra, Stefano Pozzovivo, Topias Palmi, Lorenzo Piccin, Tommaso Rizzacasa e Gloria Gallo
La risposta delle scuole e delle famiglie è andata oltre le previsioni e al Palasojourner il 16 aprile scorso hanno partecipato 2400 studenti. Sul ledwall al centro del Palasojourner è apparso il QR code e su tutti i cellulari si è aperto il panel delle domande. Ogni domanda è stata preceduta da una piccola performance degli studenti del liceo Jucci. I risultati sono stati immediati e commentati con i medici. Hanno presentato Stefano Pozzovivo e Gloria Gallo, hanno portato i saluti la dirigente scolastica Paola Testa ed Enrico Tittoni che ha affermato: “La nostra missione è prevenire, c’è una forte recrudescenza di malattie sessualmente trasmissibili nella vostra fascia di età: approfittate di questa occasione”.
Testimonial d’eccezione, che hanno portato le proprie esperienze, i giovani campioni Mattia Furlani lunghista ed ex altista italiano, bronzo olimpico a Parigi 2024 e campione mondiale indoor a Nanchino 2025, il giocatore finlandese del Vanoli Cremona Topias Palmi, l’amarantoceleste Lorenzo Piccin, il preparatore della Real Sebastiani Basket Tommaso Rizzacasa.

Mattia Furlani
Prima di iniziare le ragazze sono già un fiume in piena: “Sentivamo il bisogno di questa giornata, pensiamo di sapere, ma non è così. Da tempo chiediamo che la materia entri nelle scuole”. Più timidi i ragazzi, che ammettono: “Non siamo molto informati”. La prima risposta conferma infatti la necessità che l’argomento diventi materia scolastica: lo chiede il 96,5%, il 52% ritiene che l’informazione sia inesistente, il 38,2% insufficiente, il 46% afferma di informarsi sui social e su internet, il 32,5% da amici.
Sulle conoscenze mediche, emergono altre carenze: solo il 51,5% ritiene di essere sufficientemente informato, il 92% ritiene utile la consapevolezza (solo l’8% sostiene che dà ansia) e qui Massimo Grandi, referente dello spazio giovani del consultorio, invita i ragazzi a rivolgersi al numero 0746279416 del consultorio cittadino: “Vi aspettiamo, anche solo per ascoltare il vostro vissuto emotivo”. Sui metodi contraccettivi il 92,5 % ritiene efficace il coito interrotto, ignorando quasi la spirale, la pillola, il diaframma, il preservativo. Non corrette e confusionarie le risposte sulla sieropositività, la differenza tra Hiv e Aids, quando è possibile sapere se si è stati infettati, come intervenire tempestivamente, il 32% pensa che l’Hiv non si trasmetta per via orale, il 33,9% pensa erroneamente che i nuovi farmaci possano eliminare la malattia, il 90,3% ha risposto, giustamente, che si può avere una infezione trasmissibile sessualmente anche senza avere alcun sintomo, o segno, o lesione visibili su pelle, mucose, genitali.
“La terapia preventiva in caso di rapporto a rischio va effettuata entro le 48 ore, dopo è inefficace. Una malattia non curata può causare infertilità, perché ingenera una infiammazione cronica, ci sono malattie infettive trasmissibili anche solo a contatto con la pelle” hanno commentato l’igienista della ASL Marica Gentile, Rachele Tittoni ginecologa, Paola Cerroni infettivologa e il primario Mauro Marchili, con l’invito a fare riferimento all’ambulatorio di malattie sessualmente trasmissibili.

Da sinistra, EnricoTittoni, presidente ordine medici, Stefano Pozzovivo, la dirigente scolastica Paola Testa
Tutto sommato poteva andare peggio, quello che è emerso può sintetizzarsi con “una falsa percezione di competenza, bisogna garantire l’accesso ai minorenni in anonimato, con esenzione del ticket (solo per Hiv è gratuito), abbiamo gettato un sasso nello stagno, questa giornata sarà la base di indirizzo per i prossimi interventi formativi” (incontri nelle scuole durante l’anno scolastico). Oltre al liceo Jucci hanno partecipato gli istitutoi Elena Principessa di Napoli, Celestino Rosatelli, Luigi di Savoia, Costaggini. Soddisfatto Stefano Pozzovivo: “Condivideremo i dati con tutta la città, la grande partecipazione di oggi non era scontata e proseguiremo su questa strada, perché con questa giornata è emerso il bisogno di approfondire l’argomento. Il sito www.coveritup.events è sempre attivo e tutti, anche gli adulti, possono divertirsi a verificare le loro conoscenze in materia”.
Quello che è emerso a gran voce e senza alcun dubbio, è la richiesta degli studenti che l’argomento diventi materia di studio nelle scuole.
Francesca Sammarco
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