//Lassativi al pranzo della polizia locale

Lassativi al pranzo della polizia locale

di | 2025-01-25T12:45:22+01:00 26-1-2025 1:00|Punto e Virgola|0 Commenti

Uno scherzo (di pessimo gusto) in clima carnevalesco o una vera e propria “punizione” di massa? Difficile propendere per la prima ipotesi, almeno in base alle prime risultanze. Sta di fatto che il bilancio della festa della polizia locale di Verbania è di 28 intossicati, la gran parte dei commensali di un pranzo organizzato per celebrare San Sebastiano, patrono della municipale. Tutti hanno accusato sintomi (come la dissenteria) riconducibili a un’intossicazione alimentare. 

Il fatto è avvenuto il 20 gennaio scorso alla mensa di Villa Olimpia, una realtà sociale nella quale lavorano anche detenuti nel carcere cittadino. All’origine dei disturbi, potrebbe esserci un lassativo versato nello spezzatino con purè servito agli ospiti della tavolata, 35 commensali tra agenti in servizio o in pensione, sindaci e assessori dei comuni del Verbano-Cusio-Ossola e del Novarese. Le indagini sono condotte dai carabinieri che hanno rinvenuto sul davanzale esterno della finestra di un locale di servizio del ristorante due boccette di un purgante vuote per metà. Da segnalare che nessun altro ospite del locale, eccetto quelli seduti al tavolo della polizia locale, si sarebbe sentito male e che nessun disturbo sarebbe stato accusato da chi non ha consumato il piatto di carne. Inoltre nessun problema nella conservazione degli alimenti sarebbe emerso dal sopralluogo compiuto dai Nas dopo la segnalazione dell’accaduto.

Insomma, tutto lascia presupporre che si sia trattato di un gesto deliberato per colpire proprio che stava consumando il pranzo in onore di san Sebastiano. Ma in particolare chi era nel mirino del (per ora) ignoto vendicatore di chissà quali torti? La polizia locale o gli amministratori comunali? O entrambe le categorie? Saranno le ulteriori indagini a cercare di far luce su un episodio grave e, per molti versi, irrituale: pensare di “punire” qualcuno provocando diarrea e altri disturbi intestinali appartiene a visioni distorte e lontanissime dai pilastri della civile convivenza, ma tant’è…

“Sono veramente dispiaciuto per l’accaduto – spiega il comandante della polizia locale di Verbania, Andrea Cabassa -. Non è stata una goliardata: si deve riflettere prima di rischiare di fare del male a qualcuno. Al tavolo c’erano anche persone fragili, avanti con l’età e con problemi di salute”. “Quella che doveva essere una giornata di festa e condivisione per onorare il lavoro e l’impegno della polizia locale si è trasformata, purtroppo, in un episodio sgradevole e inaccettabile, che colpisce non solo chi ne ha subito le conseguenze, ma anche il senso di rispetto e di fiducia che dovrebbe sempre accompagnare eventi istituzionali di questa portata”, aggiunge l’assessore alla Sicurezza e Polizia Locale della Regione Piemonte, Enrico Bussalino.

Andrea Cabassa, comandante della polizia locale di Verbania

“Con la massima fiducia nelle indagini, col massimo rispetto della legge e degli iter che questa richiede – sottolinea il sindaco di Verbania, Giandomenico Albertella –  l’amministrazione comunale e il comando della polizia locale, nell’esprimere massima solidarietà a chi è rimasto colpito da un gesto vile, tengono a ribadire che sarà richiesta la congrua punizione per chi ha messo in pericolo la loro salute. Quanto avvenuto non solo non può ripetersi ma deve trovare una giustizia pronta, come siamo certi avverrà”. Anche il ristorante Gattabuia (che fa parte di un progetto sociale di inserimento nel mondo del lavoro dei detenuti) prende le distanze dall’accaduto: “La nostra struttura è sempre stata e continua a essere fortemente impegnata nel garantire un servizio di alta qualità, grazie alla professionalità e alla dedizione del nostro staff. Abbiamo collaborato pienamente con le autorità competenti, in particolare con i Nas, al fine di chiarire ogni aspetto della vicenda. Se, comunque, delle responsabilità ci sono state, ci impegniamo ad assumercele”.

Verbania

C’è infine un particolare sul quale si concentra l’attenzione degli inquirenti: il luogo dove sono state ritrovate le boccette di purgante (un comune lassativo che si vende in farmacia e che non ha bisogno di ricetta medica) è facilmente accessibile per il personale del ristorante, mentre risulterebbe piuttosto impervio da raggiungere per chi proviene dall’esterno. La sensazione generale è che non si tratti di una goliardata, ma che invece l’obiettivo fosse proprio quello di provocare danni e disagi ai commensali di quel pranzo, ritenuti colpevoli di chissà quale “reato”… Sembra la trama di un romanzo d’altri tempi, ma è solo la realtà. Che talvolta riesce ad andare ben al di là anche dell’immaginazione.

Buona domenica.

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