REGGELLO (Firenze) – Sono numerose nel territorio italiano le dimore storiche dimenticate e troppo spesso lasciate cadere in rovina ma il Castello di Sammezzano, vero e proprio capolavoro dell’architettura orientalista che si erge nel cuore della Toscana, tra le colline di Reggello, fortunatamente da oggi si prepara a vivere una rinascita dopo anni di incuria e abbandono. Fu costruito tra il 1853 e il 1889 su iniziativa di Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, anche se la storia ci racconta che il Castello potrebbe avere origini più antiche; infatti lo storico Robert Davidsohn, nella sua Storia di Firenze, afferma che nel 780 Carlo Magno di ritorno da Roma, dove aveva fatto battezzare il figlio dal Papa, si sia fermato proprio a Sammezzano.
Il Castello è un tributo all’arte moresca, con una struttura che fonde elementi neogotici, rinascimentali e arabeggianti. La proprietà è distribuita su circa 140 stanze e rappresenta un esempio straordinario di eclettismo architettonico, con un affascinante labirinto di cupole intarsiate, stucchi policromi e mosaici geometrici, un’esplosione di forme e colori che incanta chiunque vi metta piede. Non meno suggestivo è il parco monumentale di 65 ettari, popolato da specie esotiche e alberi secolari, tra cui spicca una sequoia gigante, tra le più imponenti d’Italia.
Per anni il destino del Castello è stato incerto, dopo essere passato attraverso aste andate deserte e iniziative fallimentari, la proprietà sembrava destinata ad un lento ma inesorabile degrado. Tuttavia, qualche settimana fa, la famiglia Moretti, composta da imprenditori attivi nel settore turistico e della conservazione del patrimonio storico, ha annunciato l’acquisto dell’intero complesso, con l’intento di restituirlo alla comunità al meglio della sua incomparabile bellezza. L’investimento stimato sarà tra 80 e 100 milioni di euro e prevede il restauro completo e la trasformazione del Castello in un museo e in un centro culturale in grado di ospitare mostre, eventi e visite guidate.
Secondo le prime dichiarazioni della famiglia Moretti, formata da persone impegnate nella salvaguardia del patrimonio storico e nella promozione del turismo sostenibile, l’intervento al Castello di Sammezzano rappresenta un passo significativo verso la valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Il progetto di recupero di questo autentico gioello architettonico avrà il supporto di esperti in restauro storico, con l’obiettivo di mantenere intatte le peculiarità artistiche della struttura. Il piano di valorizzazione potrebbe includere la creazione di un percorso interattivo per raccontare la storia del Castello e delle sue incredibili decorazioni, nonché la possibilità di ospitare cerimonie ed eventi esclusivi, portando Sammezzano a diventare un nuovo punto di riferimento culturale in Toscana e in Italia.
Il Castello di Sammezzano è un simbolo che supera lo spazio dei confini geografici, una visione arabeggiante in un contesto del tutto inaspettato. La sua rinascita promette di regalare ai visitatori l’esperienza di attraversare un luogo incantato che per troppo tempo è rimasto nell’ombra e nel degrado ma che da oggi offrirà ai turisti provenienti da tutto il mondo, l’opportunità lasciarsi sedurre dalla magia senza tempo di questo immenso capolavoro.
Paolo Paglialunga
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