ROMA – Vogliamo iniziare dal gennaio dei concerti della capitale, ma non prima di aver ricordato gli ultimi giorni del 2024, la delizia del balletto “Schiaccianoci” in corso fino alla vigilia di Natale al Teatro dell’Opera, i concerti dell’Orchestra RomaTre nei piccoli musei e chiese (anche con quello all’Ara Pacis intitolato perciò alla Pace) e nei teatrini a Villa Borghese, fino al “Concerto per pianoforte op 16” di Edvard Grieg al Teatro Torlonia. Ciò senza dimenticare il 19-21 dicembre all’Accademia di S.Cecilia le lezioni-concerto ai ragazzi da parte di Gustavo Dudamel, figlio a sua volta di “El Sistema” del grande Abreu in Venezuela.
Ed ecco che fra dolci, rosolii e messe in chiese addobbate più che per una Pasqua, riaffiorare la musica d’arte, come quella dei giovanissimi della Juniorchestra Teen (degli aventi 11-18 anni), che saliranno sul podio della Sala S.Cecilia il 6 gennaio alle 16. Sì, perché “la Befana vuol suonare”: e suonerà con la predetta orchestra diretta dal mitico Simone Genuini, con accanto la voce dell’attrice Nadia Perciabosco, col natalizio “Jingle Bells”, le danze Araba, dei Mirliton e il Treplak di Chajkovskij, per concudere col “Can can” di Hoffenbach, presentati dall’altro mitico Gregorio Mazzarese.
Il 9 gennaio tornerà il direttore d’orchestra coreano Myung- Whun Chung (fu qui direttore principale nel 1997-2005) col suo respiro musicale lungo e profondo, di grande fascino: alle 19,30 eseguirà il “Concerto per violino op.77” di Brahms col pluripremiato solista armeno Sergey Khachatryan, cui seguirà la celeberrima “Sinfonia n.7” di Beethoven (1812), definita da Wagner trionfo della danza, per l’acceso ritmo (repliche l’11 e 12): il maestro Chung tornerà il 16, per far suoi lo “Stabat Mater” del nostro Rossini, indi l’indimenticabile ”Sinfonia n.8 Incompiuta” del giovane Schubert, che la morte rapì all’umanità a soli 31anni, nel 1828 (repliche del concerto il 17 e 18 gennaio).
Paola Pariset
Nell’immagine di copertina, la Junior Orchestra di Santa Cecilia
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