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Insegnare affinché “a ogni lezione scocchi l’ora del risveglio”

di | 2022-11-25T18:29:41+01:00 27-11-2022 6:25|Attualità, Sezione 6|0 Commenti

NAPOLI – Si è svolto ancora in webinar l’annuale aggiornamento curato dall’Associazione Diesse Scuola. La XIV edizione della Convention Scuola di Diesse si articola quest’anno in due sessioni: la prima sessione (sabato 5 e domenica 6 novembre) sul tema “Il dinamismo dell’insegnante”; la seconda (in programma sabato 18 e domenica 19 febbraio 2023) sul tema “L’ora di lezione, tradizione, innovazione, esperienza”. Come ogni anno la Convention si rivela un luogo di approfondimento non solo culturale ma anche di rapporti tra colleghi di scuola di ogni parte d’Italia.

Se l’esperienza di Diesse è attiva da circa 40 anni è perché, evidentemente, alcuni insegnanti si sentono desiderosi di rendere efficace, per loro stessi e per gli alunni, la scuola. Desiderosi di rendere un ambito, spesso ostile, capace di accogliere le domande più vere per fare scuola. Desiderosi di rendere casa un luogo non sempre ospitale per gli insegnanti ma, il più delle volte, per l’intera comunità scolastica. Nell’attuale contesto scolastico l’insegnante è chiamato a recuperare la dimensione dinamica del proprio mestiere, la capacità di mettere a fuoco l’oggetto con cui si confronta e quindi di osservare la realtà, di cogliere il bisogno formativo e le problematicità, di individuare le misure giuste al momento giusto.

Insomma si sono ritrovati on line per due giorni insegnanti di ogni ordine e grado, lavorando in una consapevolezza che porta oggi ad abbracciare l’insieme della condizione dei docenti negli aspetti didattici, educativi, culturali e istituzionali. L’associazione Diesse, costituita a Milano nel 1987 per rispondere all’esigenza specifica di aggiornamento degli insegnanti, si è poi rapidamente diffusa sul territorio nazionale e attualmente conta circa 20 sedi locali collegate alla sede centrale. Diesse (Didattica e innovazione scolastica) valorizza e promuove la professionalità e la dignità culturale degli insegnanti delle scuole di ogni genere. Per questo collabora anche all’evoluzione del sistema scolastico della società italiana, con particolare riferimento al pluralismo educativo ed ai compiti dei docenti e del personale direttivo.

Il cambiamento a cui stiamo assistendo impone di interrogarci su quali siano le trasformazioni in atto e come queste incidano sulla scuola: quali sono le prospettive? Che cosa si chiede ad insegnanti ed educatori oggi? Quali innovazioni, anche metodologiche, possono aiutare a svolgere il proprio compito? La Convention, alla luce del percorso fatto in questi anni, ha inteso offrire delle coordinate per capire lo scenario di forte cambiamento in cui oggi siamo chiamati a “fare scuola”, nella consapevolezza che, proprio per la complessità del nostro tempo, l’educazione e la formazione dei ragazzi rappresentano ancora di più una questione decisiva. La sfida è di sostenere i giovani a maturare una visione di sé e del mondo, a fare crescere delle persone che non temano il nuovo e l’imprevisto, ma che siano libere, capaci di guardare con fiducia il futuro e animate dal desiderio di costruire.

Attraverso gli interventi dei relatori Daniela Lucangeli, Marcello Tempesta e Damiano Previtali si è approfondita la realtà mutevole dei giovani d’oggi e la difficoltà che spesso manifestano nel percepire lo scopo del loro muoversi. L’attività si è diramata nelle numerose Botteghe specifiche per ogni materia dove i docenti hanno concretizzato la programmazione e le prospettive per il fascino che l’insegnamento offre. Sstare a contatto con gli alunni è una condizione spesso difficile ma assolutamente privilegiata per chi ama il destino dei ragazzi. Solo un lavoro su di sé, sostenuto quotidianamente da una trama di rapporti di concreta amicizia, spalanca gli orizzonti del sapere verso lo scopo del vivere. Essere aperti al reale provoca curiosità e passione nel presentimento del vero. Nella certezza che tutta la realtà, indiscutibilmente positiva, ci è stata data per viverla. Fare scuola è, per fortuna, ancora una grande possibilità per amare la quotidianità.

Le numerose botteghe di Arte, Filosofia, I Colloqui Fiorentini, Infanzia, Informatica, Italiano, Matematica, Matematica e scienze, Matematica nella scuola primaria, Progettazione, Religione cattolica, Storia, Storia nella scuola primaria, Verifica e valutazione, sono una opportunità di dialogo, per favorire il confronto e l’approfondimento della proposta culturale della Convention tenendo conto dello specifico percorso definito da ciascuna di esse e per condividere e documentare un metodo di lavoro.

Le Botteghe dell’Insegnare costituiscono una modalità di formazione ed aggiornamento innovativa ed originale: ogni Bottega ha la forma di un gruppo di lavoro di docenti guidato da un insegnante esperto, in una comunità professionale che intende promuovere l’innovazione didattica a partire dalla condivisione dell’esperienza maturata da ciascuno dei partecipanti. Nel dibattersi di un magister che pone la propria esperienza e il proprio desiderio nell’insegnare, di fronte ad un “ingozzamento” del sapere, di fronte alla “pandemia silente” che avvolge l’intera comunità scolastica fatta di docenti e discenti, forse una risposta ce la pose Don Milani quando, qualche anno fa, sottolineava quanto fosse importante e decisivo per ogni alunno sentirsi sussurrare all’orecchio: “Tu mi stai a cuore”. Evidentemente un aspetto umano ha ancora il suo enorme valore nell’ora di lezione.

“…fare in modo che a ogni lezione scocchi l’ora del risveglio” (D. Pennac)

Innocenzo Calzone

Giornalista pubblicista, architetto e insegnante di Arte e Immagine alla Scuola Secondaria di I grado presso l’Istituto Comprensivo “A. Ristori” di Napoli. Conduce da più di 10 anni il giornale d’Istituto “Ristoriamoci”. Appassionato di Arte, partecipa ad attività culturali con l’associazione “Neapolis” promuovendo incontri e iniziative a carattere sociale e di solidarietà. Svolge attività di volontariato nel centro storico di Napoli attraverso attività di doposcuola per ragazzi bisognosi e il Banco Alimentare. Appassionato di arte, calcio e musica rock.

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