/, Spettacolo/Il mito di Orfeo rivive nel rock di Tito Schipa

Il mito di Orfeo rivive nel rock di Tito Schipa

di | 2022-09-03T10:18:18+02:00 4-9-2022 6:40|Sezione9, Spettacolo|0 Commenti

ROMA – Un imprevisto momento artistico si staglia fra i concerti del Tempietto, nel Chiostro di Campitelli presso il Teatro di Marcello, oggi (domenica 4 settembre). Sarà un’opera del mirabolante e polimorfo musicista, cantautore e compositore Tito Schipa Junior – figlio del famoso tenore di grazia Tito Schipa, morto nel 1965 – dal titolo “Orfeo 9”, che verrà proiettata nell’ambito dei Concerti del Tempietto ’22, per iniziativa del direttore della rassegna Angelo Filippo Jannoni Sebastianini, insieme con Giovanni e Jacopo Narici.

Angelo Filippo Jannoni Sebastianini

Si tratta della prima opera rock del mondo moderno, creata nel testo e nella musica da Tito Schipa Junior, ed inscenata al Teatro Sistina il 23 gennaio 1970, con la collaborazione di Garinei e Giovannini. Il lavoro, che ha la struttura tradizionale del melodramma, ma una nuova musica jazzistica, ed anche una vicenda che poco ha del mito greco di Orfeo ed Euridice, ispirandosi alle problematiche degli anni ’60-’70, ebbe subito successo di critica. In poco tempo, l’Euridice vittima della droga, da cui Orfeo cerca invano di salvarla, diventa un album, indi un film per la TV, poi trasmesso in RAI (con artisti diversi da quelli della prima ora, tra cui Renato Zero e Loredana Bertè).

Loredana Bertè e Renato Zero, protagonisti di una delle prime edizioni dell’opera

Il film, diretto da Schipa Junior, nel 2008 fu evento di chiusura del Festival di Venezia: nel 2015 l’Associazione Culturale Tito Schipa ha prodotto un cofanetto con tre dvd, uno dei quali contiene l’integrale dello spettacolo del 1970. È poi uscito il libro “Orfeo 9. Il making”, con storia e personaggi, dell’Editrice ARGO: infine la rivista Rolling Stones ha definito “Orfeo 9” una delle 10 migliori opere rock di tutti i tempi, con Tommy, Jesus Christ Superstar, The Wall e altre.

Il testo di Schipa Junior è popolato da personaggi nuovi – i ragazzi della chiesa sconsacrata, il ragazzo del pane, la chiromante – ed Euridice nella fredda città industrializzata appare e scompare, inducendo il clima oscuro ed onirico, che forse ha contribuito alla scarsa diffusione di quest’opera, tuttora.

Paola Pariset

Nell’immagine di copertina, Orfeo 9 1970 con Eva Axén

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi