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“Il Mio Purgatorio”, Dante è attuale

di | 2025-02-16T13:46:02+01:00 16-2-2025 0:01|Cultura, Sezione 1|0 Commenti

NAPOLI – Dopo il successo della mostra sull’Inferno dantesco realizzata lo scorso anno, l’Associazione Giovanni Marco Calzone APS propone la seconda cantica della Divina Commedia: “Il Mio Purgatorio”. La mostra multimediale si avvale del commento del professor Franco Nembrini e delle illustrazioni di Gabriele Dell’Otto, provenienti dall’edizione della Commedia stampata da Mondadori.

Il professor Franco Nembrini

La mostra si pone come dialogo con Dante, un incontro con un genio del Trecento e con un’opera straordinaria che ha affascinato tutti, anche chi era meno avvezzo alle questioni “letterarie o esistenziali”. Ma come può essere contemporaneo Dante per chi lo legge ora? Come può inter-essare un’opera scritta tanto tempo fa? Come può interpellare le nostre coscienze, il nostro essere, uno scritto che già in diverse scuole viene bandito e additato come “troppo cattolico”? Eh già, è proprio vero, in una realtà come quella attuale soffermarsi sulle proprie identità, sul proprio essere è anacronistico e fastidioso. Viva l’istintività, la liquidità, la superficialità.

“La Divina Commedia è un ottimo spunto – ha sottolineato più volte Franco Nembrini – per incontrare giovani e meno giovani, per far porre domande sulla propria esistenza”. Dante, su alcuni punti, forse può essere distante da canoni sia ecclesiastici che civili ma è un incredibile punto di dialogo, di confronto, di giudizio. L’attualità della Divina Commedia sta proprio nell’essere un’opera che costringe a domandare, a porre questioni. A se stessi e alla realtà che ci abbraccia. L’essere, poi, un’occasione di percorso per i ragazzi coinvolti nella formazione per il PCTO, è sostegno all’essere presenti a se stessi. Questo poi pone gravi interrogativi sulla valenza di certi percorsi di studio. Valgono se il tema è valido, fanno crescere se sono occasione di giudizio.

Troppo spesso criticati, questi percorsi formativi delle scuole superiori richiedono un’attenta selezione se sono utili allo scopo, se rendono i giovani capaci di interrogarsi e di interrogare chi li circonda. La mostra, presente a Napoli dal 24 febbraio al 9 marzo è allocata nella splendida chiesa di San Francesco di Paola in Piazza del Plebiscito e questo rende ancora più entusiasmante la visita. Ben lontana dall’essere l’ennesima mostra dotta o divulgativa su Dante, “Il Mio Purgatorio” punta a far sì che i giovani si accostino con passione alla lettura della Divina Commedia, trovando in essa un contributo per la crescita umana e spirituale. Gli studenti sono stati formati attraverso i Percorsi di Competenze Trasversali per l’Orientamento (PCTO), in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli e il gruppo di ricerca del Naples Dante Project, acquisendo così una completa comprensione della Commedia e divenendo essi stessi protagonisti attivi della cultura.

Il progetto ha inoltre ottenuto il patrocinio di numerose istituzioni: Regione Campania, Comune di Napoli, Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Ministero dell’Istruzione e del Merito, Forum delle Associazioni Familiari, testimoniando così l’ampio riconoscimento dell’importanza di avvicinare le nuove generazioni ai classici della letteratura, offrendo loro gli strumenti di crescita attraverso il patrimonio storico e artistico. Delle tre cantiche dantesche, il Purgatorio è quella che più facilmente possiamo sentire nostra e quotidiana.

Il “Male” c’è, è innegabile, e a volte è anche invincibile: per quanto ci sforziamo, ci ricadiamo sempre. Ma questa è davvero l’ultima parola? Si può ricominciare? Si può sperare di raggiungere il bene? Come per lo scorso anno l’esposizione che propone un numero di tavole pari ai canti del Purgatorio, avrà quali ciceroni circa cento tra studentesse e studenti di licei napoletani: “Genovesi“, “Vittorio Emanuele II – Garibaldi“, “Levi Montalcini“, “Sacro Cuore“.

E saranno proprio loro, i ragazzi, i primi protagonisti dell’incontro con Dante, illustrando le tavole e i personaggi e le storie in esse rappresentate, a coetanei e visitatori. Per questo, si sono preparati attraverso una serie di Percorsi di Competenze Trasversali con lezioni tenute da docenti presso l’Istituto Italiano di Studi Filosofici di Napoli.

Innocenzo Calzone

Giornalista pubblicista, architetto e insegnante di Arte e Immagine alla Scuola Secondaria di I grado presso l’Istituto Comprensivo “A. Ristori” di Napoli. Ha condotto per più di 13 anni il giornale d’Istituto “Ristoriamoci”. Partecipa e promuove attività culturali con l’associazione “Giovanni Marco Calzone” organizzando incontri e iniziative a carattere sociale e di solidarietà. Svolge attività di volontariato nel centro storico di Napoli con attività di doposcuola per ragazzi bisognosi; collabora con il Banco Alimentare per sostenere famiglie in difficoltà. Appassionato di arte, calcio e musica rock.

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