PERUGIA – Le isole Baleari, ma la situazione più preoccupante sembra verificarsi ad Ibiza, invase dai serpenti. L’allarme si è diffuso alla vigilia dell’estate con conseguenze gravi sia per il turismo, uno dei punti di forza dell’economia locale, sia per gli aspetti ecologici e biologici. Gli aspetti negativi per il turismo sono rappresentati dalle disdette ricevute dagli alberghi dell’arcipelago (formato da undici isole di cui quattro più grandi: Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera); quelli biologici riguardano soprattutto la tutela di una specie autoctona di lucertole (la Podarcis Pityuensis), di cui i serpenti si sono dimostrati ghiottissimi.
La specie che si sta espandendo si chiama “colubro ferro di cavallo” (scientificamente “Hemorrhois Hippocrepis”) ed è stata importata – almeno, pare – all’inizio degli anni duemila, quando sulle isole vennero trasferiti dalla penisola iberica alberi ornamentali ed ulivi. Il giornale spagnolo “El Pais” ha chiarito che le prime segnalazioni della presenza di questi rettili risale al 2003 sia pure con pochissimi esemplari. Ma negli anni la presenza è divenuta sempre più massiccia se nel 2023 vennero segnalati oltre 2000 avvistamenti e l’anno scorso, addirittura, 3073…
I serpenti sono innocui per l’uomo ma certo vederseli sfilare in acqua – la lunghezza media risulta di un metro e mezzo, ma se ne trovano anche di due metri – durante una nuotata non è certo tranquillizzante, soprattutto perché al mare ed in spiaggia ci si va per riposare e godere di tranquillità e serenità. I rettili presentano una macchia a forma di “U” (da cui il nome “ferro di cavallo”) dietro la testa e disegni geometrici color marrone lungo il corpo. La loro presenza veniva segnalata In Spagna, Portogallo, Nord Africa ed anche, ma in misura minore, in Sardegna ed a Pantelleria.
Per combattere queste indesiderate presenze il Comune di Ibiza ha consegnato ai cittadini duecento trappole, che pare si stiano dimostrando efficaci, ma quanto? Riusciranno, insomma, ad eliminare il pericolo sia per i turisti e gli abitanti, sia per le lucertole autoctone?
Nell’antichità famosi erano i mercenari, specializzati nel lancio di sassi e proiettili con le fionde, noti appunto come “frombolieri delle Baleari”, ingaggiati prima dai Cartaginesi e poi dai Romani, sia durante la Repubblica che ai tempi dell’Impero. A colpi di frombola, forse, il successo sarebbe stato assicurato. Forse. La presenza così massiccia di serpenti riporta alla memoria l’episodio terribile ed agghiacciante di Laocoonte e dei suoi figli (Antifate e Timbreo). Il sacerdote e veggente di Troia si oppose con vigore all’idea di trasferire il grande cavallo abbandonato dagli Achei sulla spiaggia, dentro la città.
Ma la dea Atena – protettrice dei Greci – inviò due serpenti giganteschi (Porcete e Caribea) ad aggredire ed a soffocare tra le loro possenti spire – lo racconta Virgilio nell’Eneide – il veggente ed i suoi figli. Proprio a Laocoonte viene attribuita la frase divenuta celebre: “Timeo Danaos et dona ferentes”, cioè temo i Greci anche quando portano doni.
I rettili di Ibiza non possiedono le dimensioni e l’aggressività di serpenti della Troade, ma possono arrecare danni economici seri alle popolazioni dell’arcipelago iberico.
Elio Clero Bertoldi
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