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Da Firenze a Ravenna ecco il Treno di Dante

di | 2021-06-10T18:22:53+02:00 13-6-2021 6:15|Attualità, Cultura, Sezione 4|1 Comment

MILANO – Da Firenze a Ravenna lungo la linea faentina, il Treno di Dante tocca i luoghi e i borghi che hanno ispirato il Sommo Poeta. All’inaugurazione del percorso, il 6 giugno scorso, era presente anche il ministro della Cultura Dario Franceschini che è stato uno dei primi passeggeri insieme al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al sindaco di Firenze Dario Nardella e al direttore degli Uffizi Eike Schmidt. “È un momento importante – spiega il ministro Franceschini – perché simbolicamente questo treno è una ripartenza e perché valorizza l’enorme patrimonio storico di Ferrovie dello Stato con treni conservati perfettamente, locomotive e percorsi storici che vogliamo valorizzare e per i quali abbiamo riservato molte risorse nel Recovery Plan”.

Il primo viaggio simbolico del convoglio è partito alle 14.30 dalla stazione di Firenze. A bordo il maestro Riccardo Muti che durante la sosta a Marradi  ha diretto l’Orchestra “Luigi Cherubini” in occasione della riapertura dello storico teatro accademico degli Animosi. Il treno con tutti gli orchestrali ha poi proseguito verso Ravenna, con arrivo in serata alle 20. “Il percorso di questo treno è un viaggio verso i luoghi che videro protagonista Dante. La presenza del ministro è importantissima per noi perché ci aiuta a valorizzare le iniziative  legate proprio al settecentesimo anniversario di Dante – sottolinea Giani -. La presenza del maestro Muti che ha diretto un concerto al teatro di Marradi, è qualcosa di storico e rimarrà nella nostra memoria. Con il sindaco Nardella condividiamo anche il sogno di realizzare la prima ferrovia con una motrice ad idrogeno: il turismo che si connette all’ambiente”. Il sindaco di Firenze Dario Nardella, alla partenza del viaggio inaugurale del treno storico a vapore Firenze-Ravenna aggiunge: “Dante ha intuito il senso dell’Italia secoli prima della sua nascita politica e il treno a lui dedicato ci condurrà a una destinazione simbolica di rinascita, un nuovo umanesimo fatto di cultura, bellezza dei territori, identità”.

In commemorazione del 700° anniversario della morte di Dante, parte questa iniziativa che era programmata prima della pandemia e che non si era potuta ancora svolgere per motivi sanitari. Si tratta di un treno a vapore che collega Firenze e Ravenna, con un itinerario che tocca i luoghi dell’Appennino, tra Toscana e Romagna, come percorsi come “Il Cammino di Dante” (considerato il miglior percorso di trekking del mondo del 2021 secondo la Lonely Planet), e “Le vie di Dante”, luoghi che hanno ispirato le opere di Dante Alighieri. Il punto di partenza è Firenze, la città dove il poeta è nato nel 1265, poi si prosegue verso Vaglia, primo comune del Mugello. Quindi, proseguendo, si raggiunge la prima fermata: Borgo San Lorenzo. Si prosegue verso Ronta, Scarperia e San Piero a Sieve , paesi storicamente dominati dalla famiglia dei Medici. Il percorso si snoda lungo le colline di Vicchio famoso per aver dato i natali a Giotto e Beato Angelico. Oltrepassato Crespino del Lamone, borgo noto per la qualità dell’acqua e le fontane, il treno prosegue e sosta a Marradi che è la cittadina appenninica che ha dato i natali al poeta Dino Campana. Da qui si prosegue facendo tappa a Brisighella (Ravenna), annoverato a buona ragione tra i borghi più belli d’Italia. Fermata successiva Faenza, famosa per la ceramica che vanta una tradizione plurisecolare, espressione di un artigianato artistico di eccezionale qualità. Infine Ravenna, la città romagnola dei mosaici in cui Dante Alighieri completò la composizione della “Divina Commedia” e trascorse gli ultimi anni della sua vita fino alla morte nel 1321.

Borgo San Lorenzo è legato alla figura di Dante in quanto, nel 1290, il Comune di Firenze acquisì i diritti sul borgo, che rimase fedele al guelfismo, subendo più volte gli attacchi ghibellini nei decenni seguenti. Fu così che Borgo San Lorenzo divenne terreno di scontro subito dopo il convegno dell’8 giugno 1302 di San Godenzo, a cui presero parte sia Dante sia gli Ubaldini. Su Marradi esiste una curiosa leggenda legata a Dante Alighieri e ai suoi primi anni di esilio. Si narra che quando il Sommo poeta denunciò il furto del cavallo con il quale stava fuggendo da Firenze gli venne subito obbiettato che gli abitanti del luogo erano tutti galantuomini. Dante allora con un arguto gioco di parole prontamente rispose: “Sì, ma-radi!”. Secondo altri avrebbe esclamato: “Marradi, piantan fagioli e nascon ladri”. Di fatto le origini di Marradi sono molto più antiche. Infatti in questo luogo vissero i Liguri, gli Etruschi e i Celti prima della conquista romana. Poi, intorno al 59 a.C. fu costruita la strada di collegamento tra Faenza e Firenze che permise a Marradi di diventare un luogo di sosta e di ristoro per i viandanti.

L’antico borgo di Brisighella è famoso per la rocca manfrediana del XIV secolo che ospitò Dante Alighieri all’inizio delle sue peregrinazioni per l’Italia, per il santuario del Monticino (secolo XVIII) e per la torre dell’Orologio (XIX secolo), ma anche per le sue terme. E poi c’è Faenza che è una delle città più care a Dante. Nella “Divina Commedia” infatti citò diversi personaggi faentini o collegati con essa e quindi la prestigiosa Ravenna, famosa anche per i mosaici bizantni della Bbasilica di Sant’Apollinare in Classe.

Per i turisti italiani e stranieri che vorranno salire a bordo del Treno di Dante si tratterà di un viaggio nel viaggio perché oltre a visitare i luoghi bellissimi che hanno ispirato Dante, salire a bordo del treno d’epoca sarà un’esperienza unica. Il convoglio (composto da tre carrozze Centoporte, da un vagone bagagliaio attrezzato per il trasporto delle biciclette e da un locomotore storico D445) potrà trasportare il 50% dei passeggeri su un totale di 234 posti disponibili. Il Treno di Dante sarà inaugurato ufficialmente il 26 giugno e viaggerà i sabati e le domeniche a partire dal 3 luglio fino al 10 ottobre ad esclusione del 7 e 8 agosto a causa di lavori di manutenzione alla linea. La partenza del treno è prevista alle 9 dalla stazione di Santa Maria Novella a Firenze con arrivo alla stazione centrale di Ravenna nella tarda mattinata e rientro nel capoluogo fiorentino alle 18 circa. Nel tragitto – di andata e ritorno – sono previste quattro fermate: Borgo San Lorenzo e Marradi (in territorio toscano), Brisighella e Faenza (in territorio romagnolo) durante le quali i viaggiatori potranno scendere per visitare i borghi, i castelli e le colline che fanno parte del parco letterario “Le terre di Dante”.

Margherita Bonfilio

One Comment

  1. Gaetana Giuseppa Figuccia 15 giugno 2021 at 9:14 - Reply

    Una iniziativa molto interessante, soprattutto perché bisogna rivalurare l’importanza della cultura e della conoscenza. E chi può farlo meglio di Dante, le sue riflessioni sono senza tempo. Spero di riuscire ad approfittare di questa esperienza.

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