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Benvenuto, vaccino: solo tu potrai salvarci

di | 2021-01-20T10:44:13+01:00 17-1-2021 6:05|Attualità, Sezione 2|0 Commenti

ROMA – Due miliardi di dosi di vaccino anti Covid-19 della BionTech –Pfizer saranno prodotti entro la fine dell’anno (rispetto ai 1300 miliardi iniziali), in seguito alla decisione dell’Ema (Agenzia europea per il farmaco) di autorizzare la somministrazione di sei dosi per ogni flaconcino, anziché cinque. Intanto AstraZeneca e l’Università di Oxford hanno chiesto all’Ema l’autorizzazione per il loro vaccino e la risposta è attesa entro fine gennaio. Dopo il parere scientifico sarà possibile l’utilizzo in Ue “e lavoreremo velocemente” ha scritto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen su Twitter. Dal Belgio è partito il carico della farmaceutica Moderna, che lo consegnerà all’Iss (Istituto Superiore di Sanità) di Roma. Il carico ha attraversato il Brennero, scortato da guardie giurate, che poi lo hanno affidato al settimo reggimento Carabinieri di Laives. La rapidità di produzione, arrivo e somministrazione è fondamentale e il criterio di distribuzione, affidato al commissario all’emergenza Domenico Arcuri, potrebbe premiare le Regioni che hanno dimostrato maggiore efficienza.

La somministrazione è suddivisa per fasce di rischio di lavoratori sanitari, forze dell’ordine e poi per età e patologie. In cima a tutte le Regioni per la velocità di somministrazione finora è la Campania, seguita da Umbria e Veneto. Il vaccino Moderna dovrebbe proteggere dal coronavirus per almeno un anno e la società verificherà se è possibile estendere la protezione aggiungendo una terza dose. Il condizionale è d’obbligo per tutti i vaccini, non si sa ancora se, oltre all’immunità dal virus, impediscono anche la sua trasmissibilità. Tutto è nuovo, ma non è la prima volta, forse ce ne siamo dimenticati, l’esperienza farà il resto, colmerà le lacune, amplierà gli spazi di azione e le soluzioni, ma l’importante è muoversi, poter avere oggi altri numeri da contare, oltre a quelli dei ricoverati, dei malati, dei morti: ora possiamo iniziare a contare i vaccinati, anche se per l’immunità di gregge ci vorrà tempo, forse un anno.

Il primo vaccino è stato prodotto in tempi record, grazie a studi che erano già iniziati e alle procedure burocratiche che sono state accelerate. Ma nessun vaccino, almeno nel mondo occidentale, viene autorizzato senza tutti i passaggi e i controlli previsti. La ricerca medico-scientifica ha trovato importanti cure (la penicillina, gli antibiotici, alcuni antivirali, la chemio) e i vaccini hanno debellato molti virus letali, come la poliomielite e il vaiolo e restano l’unica via percorribile, dopo le regole igieniche e di prevenzione, che non si possono seguire in eterno senza conseguenze sociali ed economiche. Lo stiamo vivendo, lo stiamo sperimentando e dovremmo essere capaci di non disperdere questa brutta esperienza costruendo un mondo nuovo, rispettando l’ambiente, consapevoli che si esce dal buio tutti insieme. Lo ricorda anche Papa Francesco, pronto a vaccinarsi: “Siamo tutti fratelli”. E finalmente, dopo dieci anni, in cui nessuno lo aveva aggiornato, abbiamo il nuovo piano delle pandemie 2021- 2023 con la fornitura di mascherine, posti letto, apparecchiature, personale e formazione continua. Perché non farlo prima?

Nei secoli l’uomo ha trovato sempre soluzioni, ma spesso si dimentica la storia, che invece dovrebbe essere maestra di vita e allora si ricomincia da capo, in una eterna lotta tra il bene e il male e in tempi di social network si aggiungono le fake news, i complottisti, i no-vax e i negazionisti. Vinceremo anche questa perché la scienza non è un’opinione, è inconfutabile, le scoperte nuove non vengono comunicate sui social (come ricorda sempre il virologo Roberto Burioni), ma sulle riviste scientifiche riconosciute, tutto è dimostrato e dimostrabile, come l’origine del virus che è assolutamente naturale e il Dna lo conferma: se creata in laboratorio la catena del Dna viene spezzata. Siamo noi con le deforestazioni selvagge (Amazzonia in primis) che abbiamo liberato nuovi virus, ospiti di pipistrelli e altri animali che vivevano nelle foreste. Ora gli animali, senza più il loro habitat naturale, sono usciti per la deforestazione selvaggia e il virus ha fatto il passaggio da una specie all’altra, complice il nostro stile di vita che va ripensato, come i wet market in Cina, con animali vivi uccisi sul posto che andrebbero proibiti. Un tempo a nessuno sarebbe venuto in mente di non vaccinarsi: non si poteva andare all’asilo e a scuola se non vaccinati e nessuno discuteva, era normale.

A scuola il medico scolastico visitava tutti mensilmente, controllava unghie, orecchie e capelli (l’igiene familiare negli anni ’50 non era molto diffusa e c’erano ancora i pidocchi). Magari ai miei tempi ci fosse stato il vaccino del morbillo e della scarlattina. Avevo sei anni e me li ricordo ancora per la loro virulenza e anche per gli strascichi: l’indebolimento del nervo ottico. Moti bambini morivano per il morbo di Krupp e quelli che riuscivano a sopravvivere alla poliomielite vivevano nei polmoni d’acciaio, un sarcofago in metallo da cui fuoriusciva solo la testa e i più fortunati restavano storpi, con scarpe ortopediche e stampelle. Uno specchietto davanti al viso era il contatto con il mondo esterno. Forse qualcuno dovrebbe andare a rivedere le foto di repertorio degli ospedali di quel periodo. Su Tik Tok e Instagram un gruppo di giovani assistenti sanitarie del Policlinico di Bari ha rappresentato la propria esperienza del reparto Covid-19 per convincere i complottisti e negazionisti che il vaccino non inietta microchip per controllare l’uomo e non c’entra neanche il 5G.

Cosa penserebbe Albert Bruce Sabin, che non brevettò il suo vaccino contro la poliomielite, perché tutti i bambini nel mondo potessero salvarsi. Lui che da ebreo fu perseguitato e perse alcuni familiari… E per concludere non denigriamoci sempre: siamo tra i migliori in Europa per somministrazione dei vaccini e, nonostante le picconature economiche e di personale al servizio sanitario nazionale, abbiamo il miglior servizio sanitario, grazie alle persone, perché sono sempre le persone cha fanno la differenza. Tutti verranno vaccinati gratuitamente e tutti, negazionisti e no-vax compresi, sono e saranno curati nei nostri ospedali.

Francesca Sammarco

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