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Aumentare l’autostima “spegne” il bullismo

di | 2023-07-07T13:50:06+02:00 9-7-2023 5:15|Attualità, Sezione 4|0 Commenti

MILANO –  Il bullo si nutre della mancanza di autostima delle vittime e, al tempo stesso, è proprio la mancanza di autostima verso se stesso che lo spinge a bullizzare, per affermarsi ed essere rispettato. Ma cosa si intende con autostima? Si potrebbe definire come la soddisfazione di sé, la percezione del proprio valore e la fiducia nelle proprie potenzialità. Non è altro che la capacità del singolo individuo di potersi osservare, indagando nel proprio animo cercando di conoscersi dall’interno dando una valutazione alla propria persona. Ciascun essere umano matura una visione oggettiva di ciò che realmente  è e la confronta inevitabilmente con ciò che vorrebbe essere. L’autostima ruota intorno alla discrepanza che viene a crearsi tra queste due figure, una reale e l’altra ideale.

Chi è in grado di lavorare sull’autostima vede le differenze tra il reale e l’ideale come una spinta a migliorarsi sempre mentre invece chi è in procinto di perdere l’autostima di sé, vedrà la discrepanza tra ciò che è e ciò che vorrebbe essere come un ostacolo insormontabile. Purtroppo la mancanza di autostima è un fenomeno sempre più diffuso tra i giovani ed è soprattutto questa la causa dei crescenti fatti di bullismo. Analizzando le statistiche si scopre che quasi il 35% degli adolescenti afferma di essere stato vittima di bullismo o di aver assistito a fenomeni di bullismo. E in quanto al numero di episodi di bullismo l’Italia è al terzo posto in Europa dopo Gran Bretagna e Francia. Un dato che fa pensare e riflettere molto. I cosiddetti bulli trovano terreno fertile proprio nella mancanza di autostima delle persone, fanno leva su questo e hanno l’obiettivo di minare l’autostima degli altri.

Chi sono le vittime? Tutti coloro che sentono di non essere accettati per il proprio modo di comportarsi, per l’aspetto fisico, per un orientamento sessuale diverso dai propri compagni, per  il colore della pelle, o per tanti altri motivi. E sono soprattutto giovani che quindi non hanno autostima o non ne hanno a sufficienza. Si parla di mancanza di self-confidence. Le persone poco self-confident esprimono spesso verbalmente la propria insicurezza. Sono quelle che per prime chiedono scusa, quelle che pensano sempre di essere loro a sbagliare e a non andare bene. Ed ecco che la mancanza di autostima induce un senso di inadeguatezza e un senso di colpa che porta ad essere il bersaglio preferito dei bulli.

Sono le  persone con bassa autostima che maggiormente tendono a dipendere affettivamente dagli altri, a sentirsi indecisi e insicuri. Talora proprio chi non ha fiducia in sé stesso finisce per incorrere nei disturbi dell’alimentazione e dell’umore. Chi non si sente all’altezza della situazione molto spesso cade nelle mani di bulli che con il loro comportamento vessatorio non fanno che aumentare le insicurezze. Difficile ribellarsi se non si ha il coraggio di parlarne e di chiedere aiuto. Indispensabile attuare una serie di strategie per combattere il bullismo da una parte e aumentare l’autostima dall’altra. Il bullismo si può combattere favorendo laboratori di cittadinanza attiva e studio dell’educazione civica. Ma il bullismo va combattuto anche aiutando i giovani a costruire la propria autostima. Il primo passo per far crescere l’autostima è insegnare ad accettare che tutti gli essere umani sono imperfetti.

Sicuramente la scuola in tal senso può fare molto. É importante insegnare a sbagliare accettando le sconfitte e trovando il coraggio di ripartire facendo tesoro delle esperienze di insuccesso, far capire che fallire fa parte della vita. Ma non solo. É importante infatti anche  insegnare ai giovani a fissare continuamente traguardi, anche di piccola entità, e a lavorare sodo per raggiungerli. Bisogna sottolineare che ogni volta che l’essere umano raggiunge un traguardo si sente più forte e meno inadeguato. Docenti, educatori e gli stessi genitori si impegnino per esprimere il loro apprezzamento espresso con le parole che siano di aiuto ai giovani al fine di costruire la propria autostima e sentirsi più forti rispetto al mondo che li circonda.

Esiste un modo per allenarsi ad aumentare la propria autistima? Pare di sì. Di sicuro l’allenamento richiede applicazione e costanza ma vale la pena di prenderlo in considerazione. Per prima cosa è necessario definire i propri obiettivi in modo realistico ed elogiarsi ogni volta che si  raggiunge un traguardo, anche se piccolo. Mettersi davanti allo specchio e farsi i complimenti per aver raggiunto un primo step aiuta a guardare il futuro con maggior sicurezza. Circondarsi di persone che sanno apprezzare e valorizzare i risultati raggiunti. Imparare a costruire barriere emotive che aiutino a schermarsi di fronte ad eventi o giudizi negativi. Trovare il tempo durante la propria giornata per rilassarsi e praticare una qualunque attività sportiva in grado di “ricaricare le batterie”. In una parola prendersi cura di sé stesso, volersi bene e non giudicarsi.

Sembra facile, ma non sempre lo è. Però, vale la pena di provarci.

Margherita Bonfilio

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