VITERBO – “Le donne, tutte le donne, devono sempre ricordarsi chi sono e di cosa sono capaci. Non devono temere di mostrarsi intelligenti, di rimanere sospese sulle stelle, di notte, appoggiate al balcone del cielo!”, scriveva Oriana Fallaci ed è stato così per una donna che ha sfidato l’opinione pubblica del suo tempo, per realizzare il suo sogno: dirigere un’orchestra sinfonica. Si chiamava Antonia Brico, giunta in America dall’Olanda ancora bambina. Nessuno la prendeva sul serio, perché alle donne non era permesso dirigere un’orchestra.
Di lei è stato scritto e c’è persino un film, molto bello ed intenso, di tanto in tanto un onda: Sulle ali della musica, con Christanne de Bruijn nel ruolo della protagonista. La sua straordinaria vita raccontata dalla pellicola, che presenta questa donna dal talento musicale precoce, con una forte volontà e tenacia, tanto da arrivare a dirigere nel 1930, i Berliner Philharmoniker.
Antonia Brico nasce nel 1902 a Rotterdam, da una ragazza non sposata di nome Antonia, che per questa gravidanza, viene cacciata di casa dalla famiglia. La bambina viene affidata all’asilo nido di una chiesa cattolica e, successivamente, data in affido ad una coppia di nome Wolthuis che la ribattezzò Wilhelmina, detta Willy. Quando ha cinque anni la famiglia si trasferisce a Los Angeles. La piccola non riceve amore, non è avvolta dalliaffetto di genitori anaffettivi. Willy si mangia le unghie e così un medico consiglia ai suoi familiari di farle prendere lezioni di piano, ma la bambina, allora dodicenne, proprio assistendo ad un concerto diretto da Paul Steindorff, decide di diventare maestra d’orchestra.
Una folgorazione. “Per me l’orchestra è il più grande degli strumenti. Per un musicista significa quello che per un pittore è la tavolozza”, sosteneva. A 17 anni, nel 1919, si diploma alla Technical High School di Oakland, dimostrando la sua notevole abilità come pianista, consapevole di realizzare ad ogni costo il suo sogno di dirigere un’orchestra. Si trasferisce a New York per immergersi totalmente nel mondo della musica, quando scopre che era stata adottata e che quelli che credeva i suoi genitori, in realtà non lo erano. Decide, così, di chiudere i legami con loro e prende il suo nome originario: Antonia Brico.
Si iscrive alla University of California Berkeley, lavora come assistente alla direzione d’orchestra della San Francisco Opera, per poi ritornare a New York, per continuare la sua carriera musicale. Nel 1926 si sposta ad Amburgo, per diventare allieva del direttore della Philharmoniker Hamburg, Karl Muck. A Berlino, Antonia Brico si diploma alla Universität der Künste di Berlino, diventando la prima donna americana a ottenere questo titolo in Germania. La sua carriera cresce di giorno in giorno, tanto che nel 1930 debutta come direttrice d’orchestra nella prestigiosa Berliner Philharmoniker. È la prima donna a ricoprire questo prestigioso incarico.

Christanne de Bruijn, protagonista del film Sulle ali della musica
Scrive notevoli ed importanti pagine della storia della musica, dirigendo le più importanti orchestre dell’epoca, come la Los Angeles Symphony, la New York Musicians Symphony Orchestra, la San Francisco Symphony e la Philharmoniker Hamburg. Nonostante tutto, non le fu mai offerto il posto come direttrice titolare in un’orchestra. Gli impresari la criticano, in quanto donna, con pesanti commenti sessisti, così Antonia Brico decide di realizzare la New York Women’s Symphony, un’orchestra tutta al femminile. Un progetto che trova l’approvazione ed il sostegno dell’allora First Lady degli Stati Uniti, Eleanor Roosevelt, che ottiene consensi e successo per quattro anni.
Antonia Brico poi decide di ammettere anche gli uomini nella sua orchestra, che viene ribattezzata Brico Symphony Orchestra. Successivamente, viaggia in giro per il mondo, in tournée come direttrice d’orchestra e pianista. Dirige numerose orchestre, tra le quali la Filarmonica di Helsinki. A Denver fonda la Bach Society, il Women’s String Ensemble e la Denver Business Men’s Orchestra. Nel 1974 esce Antonia: A Portrait of the Woman, un film-documentario sulla sua vita, diretto dalla regista Jill Godmilow e dalla cantante folk Judy Collins, ex allieva della Brico.
Ed è proprio da quel film-documentario che la regista e sceneggiatrice olandese Maria Peters, scrive la biografia La direttrice d’orchestra, diventato il film da lei diretto De dirigent (2019), in italiano Sulle ali della musica. Purtroppo le registrazioni dei suoi concerti sono oggi introvabili. Ci sono soltanto due ouvertures di opere mozartiane di dodici minuti, piccolo documento di una donna che ha saputo combattere per i suoi ideali, sfidando l’ottusità del suo tempo.
Nel 1985 si ritira dalle scene e muore il 3 agosto 1989.
Laura Ciulli
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