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Alla Riserva Monti Navegna Cervia è tempo di Ossigeno

di | 2022-05-26T19:49:48+02:00 29-5-2022 6:20|Attualità, Sezione 5|0 Commenti

ROCCASINIBALDA (Rieti) –  Riserva Naturale Monti Navegna Cervia: quando le foto parlano più delle parole. I sentieri sono curati, ben segnalati, qualcuno è più complicato per la presenza di lastroni di pietra, ma la fatica vale la vista che si gode dalla croce della vetta del Monte Navegna, che abbraccia i due laghi gemelli del Salto e del Turano. La vista si allarga e si amplia man mano che si sale, tra boschi di faggio e prati, scoprendo in fondo i monti Sabini, il borgo di Castel di Tora sul lago del Turano.

La settimana europea dei parchi (dal 21 al 29 maggio) è iniziata con l’escursione con visita guidata a Monte Antuni e a Palazzo del Drago (Castel di Tora) organizzata dall’associazione Camminandocon (www.camminandocon.org), l’escursione lungo il sentiero Italia 331, con la guida Gae Marta Cappelli, il presidente della Riserva Navegna Cervia Giuseppe Ricci e, al rientro, l’inaugurazione dell’area di sosta e picnic in località Fonte Raina a Vallecupola, con il pranzo preparato dall’Università Agraria di Vallecupola (ai fornelli e al barbecue anche il presidente dell’Università Agraria Giuliano Picchi, i soci e la Pro loco di Rigatti), il sindaco di Roccasinibalda Stefano Micheli, il presidente della Riserva Vincenzo Lodovisi.

Una boccata di Ossigeno nel doppio senso della parola: aria frizzantina e gli alberi appena piantumati grazie al progetto Ossigeno della Regione Lazio, segnalati dai cartelli “Qui crescono nuovi alberi”. In questo ultimo anno la zona ha cambiato aspetto grazie alla collaborazione tra enti: l’Università Agraria di Vallecupola ha messo a disposizione il terreno all’interno della Riserva, i tecnici e i guardiaparco della Riserva hanno realizzato una pozza per l’ululone, anfibio in via di estinzione (prossimamente sarà realizzata una nuova pozza), costruito due punti fuoco, delimitato l’area di sosta con staccionate e segnaletica, sistemato il fontanile, panchine, avviato il sentiero con staccionata e gradoni in legno che hanno alleggerito la forte pendenza iniziale.

Con il progetto Ossigeno sono stati forniti 80 alberi: una parte sono stati piantumati a Fonte Raina, l’altra parte nella seconda area pic nic nel terreno dell’Università Agraria, sempre a Vallecupola. Gli ululoni si sono ben ambientati e sono costantemente monitorati in collaborazione con il Bioparco di Roma e l’Università Roma3. La prossima inaugurazione con area attrezzata sarà il percorso della salute a Collalto Sabino, poi a Varco Sabino e a Marcetelli, mentre proseguono i lavori per le ciclovie all’interno della Riserva.

Il 29 maggio con la Pro loco di Collalto Sabino apertura del primo tratto del ‘Sentiero dei lupi’ con passeggiata da Ricetto fino a Santa Lucia di Gioverotondo. Il 27 maggio la Riserva ha presentato le carte topografiche escursionistiche Turano – Salto – Rascino – Valle Santa reatina, in collaborazione con il Cai di Rieti, Antrodoco e la Fondazione Varrone, dando infine il benvenuto ai volontari del servizio civile del progetto della Riserva: l’estate 2022 inizia nel migliore dei modi per gli amanti della natura e del trekking.

La Riserva ha presentato la manifestazione d’interesse al progetto Ossigeno della Regione, nato nel 2019 ed entrato nel vivo in occasione della giornata nazionale degli alberi, per trasformare il Lazio in una regione sempre più green, con nuovi alberi e arbusti autoctoni. Il progetto ha coinvolto scuole, università, ospedali, centri anziani, aree naturali protette, istituti culturali, dimore storiche, musei, biblioteche, beni demaniali, ATER, IPAB e molti altri che hanno raccolto l’appello della Regione Lazio a ospitare i primi 5 mila alberi provenienti dal Vivaio del Parco Regionale dei Monti Aurunci.

La piantumazione è stata curata dai volontari delle Associazioni di Protezione Civile e dal personale delle Aree Naturali Protette con il supporto tecnico regionale. La pandemia ha interrotto bruscamente il progetto che è ripreso nel giugno 2020 pubblicando un Avviso di Manifestazione di Interesse, ripetuto per il 2021, attraverso cui raccogliere i progetti migliori a cui destinare alberi e arbusti preferenzialmente autoctoni. I progetti realizzato sono 83, per un totale di 30 mila alberi messi a dimora.

Francesca Sammarco

 

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