//Un’amicizia improvvisa – una storia di Clara

Un’amicizia improvvisa – una storia di Clara

di | 2021-11-27T20:36:16+01:00 27-11-2021 20:36|Alboscuole|0 Commenti
Di Clara Leonetti  – classe 2^ sez.I   Un giorno d’estate, a Roma, tra due ragazze, Chloé e Vittoria, nacque un’amicizia molto forte ed istantanea, perché stando insieme per poco tempo, subito capirono che erano fatte l’una per l’altra. Le due ragazze si conobbero ad una festa di amici dei loro genitori. Stettero insieme tutta la serata e tra balli, cibo e musica, trascorsero il tempo allegramente. Alla fine della serata, Vittoria si rattristò perché seppe che Chloé abitava in Francia. Si persero di vista per molto tempo, ma ad ognuna mancava molto l’altra e il ricordo più importante di ciascuna era la bella serata trascorsa insieme. Tanti erano i messaggi e le lettere che le due si inviavano, ma la più bella fu quella che Vittoria ricevette il 24 giugno dell’anno successivo a quello in cui si erano conosciute. C’era scritto che Chloé si sarebbe trasferita in Italia, a Roma, la città in cui viveva Vittoria. Le due ragazze impazzivano dalla gioia di rivedersi e di stare insieme per molto tempo. Inoltre, Chloé si era iscritta alla stessa scuola di Vittoria. Passarono tutte l’estate insieme e i primi di settembre scoprirono che Chloé era in classe con Vittoria. I cinque anni del liceo volarono veloci come il vento e tra compiti insieme, gite e avventure strepitose, le due amiche si conobbero sempre di più e iniziarono a capire la vera importanza del legame che si era stabilito tra di loro. Le compagne, ormai cresciute, raggiunsero l’età di diciotto anni e decisero di festeggiare il loro diciottesimo compleanno facendo un viaggio in Francia, la nazione che aveva segnato l’infanzia di Chloé. Decisero di partire il 24 giugno, lo stesso giorno in cui Chloé inviò la lettera a Vittoria, in cui diceva che si era trasferita. Prepararono le valigie e aspettarono l’arrivo della partenza. Ed ecco che nel giorno tanto atteso, le ragazze si recarono all’aeroporto e le porte del loro viaggio si aprirono. Il tempo nell’aereo trascorse molto velocemente. Arrivarono nel primo pomeriggio, il sole era alto nel cielo; osservarono il meraviglioso paesaggio di Parigi e ne rimasero stupite. Tra il rumore dei passeggeri e delle valigie, giunsero all’albergo. Le due amiche furono accolte calorosamente, presero le chiavi e si recarono nelle stanze per sistemare la roba. Quel pomeriggio lo trascorsero utilizzando i servizi dell’hotel; stettero in piscina, in palestra e giocarono a tennis nel campo che si trovava sul terrazzo, poi cenarono e andarono a letto subito perché si dovevano alzare presto la mattina successiva. Il giorno seguente fecero colazione con dei buonissimi croissant e andarono a prepararsi. Quella mattina decisero di visitare la cattedrale di Notre Dame; la strada era molto lunga, ma le due ragazze amavano camminare e ci andarono a piedi. La giornata era piacevole, c’era vento, ma era soleggiato, ed il cielo era celeste e senza nemmeno una piccola nuvoletta. Il paesaggio era ricco di colori vivaci, si sentiva l’odore inebriante di erba e fiori, l’odore dei croissant vicino ai bar, mentre quando passavano vicino alle panetterie l’odore delle baguette in forno le portava fame. Le due amiche finalmente arrivarono alla cattedrale e rimasero abbagliate dalla sua bellezza. Le ragazze, grazie alla guida, osservarono ogni minimo particolare della chiesa e conobbero la sua storia. Nel pomeriggio, invece, andarono ad una mostra teatrale dove si rilassarono ad osservare la scena. Il giorno successivo visitarono le musée du le Quai Branly e la meravigliosa arte africana antica. Il pomeriggio, dopo aver pranzato, invece, decisero di andare alla Torre Eiffel; anch’essa era molto lontana, ma decisero di andarci a piedi. Nel frattempo, calava la sera ed il tramonto colorava la città di arancione. Arrivarono che era buio, l’atmosfera era fantastica, c’erano degli artisti di strada che suonavano e tante lucine che splendevano e sembravano delle stelle. La torre Eiffel era una struttura bellissima e le ragazze decisero di visitarla all’interno. Numerosi negozi, musica e allegria allietavano i vari piani della torre; le ragazze cenarono in un ristorante, dopo andarono nell’ultimo piano e osservarono dall’alto la meravigliosa Parigi. Quella sera, fu l’ultima del viaggio perché il pomeriggio del giorno dopo sarebbero tornate. La mattina seguente, come ultima avventura, fecero il giro della città con un battello, nella Senna. Fu molto divertente perché le ragazze osservarono tutte le meraviglie della natura circostante: anguille, gabbiani, alberi di pesco dai fiori rosa confetto… Le ragazze conobbero ogni parte della città e furono molto contente di aver trascorso quella mattinata a contatto con la natura. Purtroppo, arrivò l’ora della partenza, le due amiche presero i bagagli e si recarono all’aeroporto. Dopo il viaggio, ritornarono a Roma che era sera, erano fiere dell’esperienza vissuta insieme, che aveva permesso ad entrambe di conoscersi meglio e legarsi di più, perché una conobbe parte della vita dell’altra.