//Un PON per “educare allo sguardo” sulle bellezze storico-artistiche del territorio

Un PON per “educare allo sguardo” sulle bellezze storico-artistiche del territorio

di | 2022-05-15T09:59:43+02:00 15-5-2022 9:59|Alboscuole|0 Commenti
Dopo due anni di pandemia sembrerebbe che grazie ai vaccini abbiamo trovato una sorta di normalità. Le persone ricominciano ad andare alle feste, ad uscire più frequentemente, ad andare a cena fuori – magari con gli amici -: insomma, la paura sembra esser sparita nel nulla e, parlando francamente, ciò pare più che giusta. Questa normalità é tornata anche in ambito scolastico: le scuole, infatti, hanno ricominciato a tenere progetti in presenza (alcuni anche con visite guidate). Questi progetti non solo sono molto belli ed interessanti, ma danno anche la possibilità di includere studenti che fanno difficoltà a socializzare e ad aprirsi con gli altri. Inoltre dobbiamo ricordare – principalmente – che in questi progetti s’imparano cose nuove e che sono delle occasioni da non sprecare in quanto ci si mette in gioco in contesti nuovi. La nostra scuola quest’anno ha ufficializzato una vasta varietà di progetti, da quelli di informatica a quelli sportivi, fino a quelli di cittadinanza. IL PON al centro di quest’articolo é “CONOSCERE IL TERRITORIO (STORIA, CULTURA, TRADIZIONE ED AMBIENTE)”. Questo é un progetto che ha come oggetto delle visite guidate in luoghi storici dell’agro aversano-atellano come il Centro storico e le Chiese più antiche di Aversa, il Casale di Teverolaccio (Succivo) nonché a partecipazioni alle manifestazioni di “Aversa Millenaria”.
Il primo incontro, tenutosi venerdì 6 maggio, aveva in programma una visita guidata della città di Aversa. Ci siamo radunati alle 14:30 in Piazza Municipio, dove i professori Giordano (esperto) e Petrella (tutor) ci hanno presentato la struttura del progetto e gli incontri futuri. Dopo aver raccolto tutti i moduli e documenti necessari alla partecipazione del Progetto, ci ha raggiunti la nostra guida giornaliera, l’architetto – ed ex alunno del professore Giordano – Felice Iovinella, laureatosi all’università degli Studi di Napoli “Federico II” e attualmente coordinatore del laboratorio edile nell’Istituto Penale per Minorenni di Nisida. Egli ci ha illustrato, in breve, Aversa e la sua storia millenaria, invitandoci “ad alzare lo sguardo” per ammirare le bellezze artistiche disseminate qui e là nei luoghi che frequentiamo quotidianamente e di cui non ci accorgiamo. Quindi,   ci ha accompagnato verso la prima tappa, ossia Piazza Marconi, la storica Piazza Mercato, passando per il Seggio. Qui l’architetto ci ha documentato sulla storia della Piazza che, “incastonata” tra il Duomo e la zona che doveva ospitare il palazzo dei primi conti normanni, dovrebbe essere, con la sua antichità e bellezza, la più bella di Aversa ma, da anni, sembra essere stata abbandonata al degrado più totale, con la pavimentazione ridotta a terra battuta e l’ampio spiazzo occupato da vetture. Insomma, un posto meraviglioso diventato un desolante parcheggio. Da lì poi, come seconda tappa, abbiamo raggiunto la Cattedrale di San Paolo (distante 100 metri dalla tappa precedente) affiancata dal suo antico campanile. Come spiegatoci dall’architetto, la Chiesa – iniziata da Riccardo I e completata dal figlio Giordano – occupa il lato orientale di piazza Duomo e, per via dei numerosi terremoti che hanno colpito la città in questi anni di esistenza, ha subito numerosi cambiamenti. Il campanile, invece, – iniziato nel 1464 e terminato nel 1493 – é composto da tre grandi campane, è retto da quattro gruppi di colonne per angolo ed é collegato alla chiesa da un ponte. Dopo questa splendida tappa, siamo ritornati a Piazza Municipio dove abbiamo potuto degustare un buonissimo gelato in una gelateria lì vicino: mentre mangiavamo abbiamo anche avuto modo di riposarci, fermandoci a discutere su quel che avevamo visto fino ad allora. Intanto, abbiamo cominciato ad ammirare dall’esterno il complesso monumentale della  chiesa di San Francesco che sarà oggetto, insieme ad altre chiese storiche, di una prossima visita guidata. Il tutto però é stato meraviglioso, poiché anche durante il tragitto c’era possibilità di osservare testimonianze dell’Aversa antica, come ad esempio le colonne presenti ad ogni angolo di via Seggio.
C’è da dire anche che per adesso il Progetto é stato organizzato perfettamente, facendoci rimanere impressi i luoghi visitati, anche se la maggior parte di noi li vede ogni settimana. Insomma, questo PON ha tutte le carte in regola per suscitare nei giovani la voglia di arricchire la propria cultura e la propria conoscenza.
MICHELE DI LUISE (3^ A)