//Sì, viaggiare…

Sì, viaggiare…

di | 2021-05-07T00:14:28+02:00 7-5-2021 0:14|Alboscuole|0 Commenti

Dei bambini della III B – XXI Aprile – Venerdì 27 aprile abbiamo vissuto un’esperienza unica! Abbiamo visitato, virtualmente, un museo archeologico per ragazzi.

Questo museo funziona alla rovescia: a differenza degli altri musei, qui sono i bambini che accompagnano gli adulti, inoltre i reperti in mostra si possono toccare…gli oggetti in realtà sono dei falsi, ricostruiti però alla perfezione dagli archeologi sperimentalisti, esperti nel ricostruire oggetti antichi.

Questo museo si trova in Puglia, in un paesino di nome Nardò e per raggiungerlo abbiamo fatto un viaggio lunghissimo!

Tutto quello che abbiamo vissuto ci è stato presentato da Maria Laura, Imma e Valeria, archeologhe davvero speciali!

All’interno di un villaggio neolitico abbiamo visto come erano organizzate le semine dei primi agricoltori. Abbiamo visto cereali e legumi dell’orto preistorico e compreso la differenza tra il grano selvatico e quello coltivato. Sarebbe stato impossibile avere oggi il grano se i nostri predecessori non avessero selezionato la qualità che tiene stretti i suoi chicchi alla spiga…sì perché quello selvatico perde i suoi semini con un filo di vento…e a Nardò di vento ce n’era tantissimo il giorno della gita. Sentivamo il fruscio sui microfoni del tablet che riprendeva tutto quello che faceva la nostra guida ma questo rendeva la visita ancora più vera! E così tra un campo di cicerchia e di veccia, accompagnati da Maria Laura e dal suo micino nero e bianco, siamo arrivati in un’abitazione tipica del Neolitico.

Quella che abbiamo visitato era fatta di legna. Per non far entrare il freddo gli uomini preistorici facevano un intonaco mescolando fango e paglia dei campi di cereali, mentre alla base del muro, al posto dell’intonaco, venivano messi dei grossi massi per non far salire l’umidità.

All’interno dell’abitazione c’era un focolare, spazi in cui si lavorava e addirittura un piano superiore, tipo soppalco, per dormire più caldi e al riparo da possibili pericoli.

Maria Laura ci ha poi mostrato come gli uomini del Neolitico preparavano il pane: prima ha macinato il grano trasformandolo in farina, poi le ha dato una forma ovale dopo averla lavorata con acqua e poi l’ha messa a cuocere nel focolare dopo averlo pulito con una scopetta fatta di erba. È venuta fuori una specie di piadina e Maria Laura se l’è mangiata con Imma e Valeria! Noi…niente…ma se fossimo stati lì!!!

Dopo il break ci siamo diretti nella sala tattile; qui abbiamo visto adoperare il telaio. Questo oggetto è uno strumento che si usa ancora oggi. Viene usato per fare magliette, maglioni e tappeti. Anche all’epoca serviva per proteggersi dal freddo, visto che i grandi animali con le grandi pellicce si erano estinti. Qual è il processo? Prima si lega un pezzo di legno ad un filo e si passa su e giù per le corde della trama. Poi quando tutti i fili sono intrecciati tra loro, si legano e si sfilano dal telaio. Complicato da raccontare ma bello da vedere! È stato bello capire come da un ciuffo di lana si ricava un filo e tra torciture di lane, ortiche, lino e fusi siamo passati al laboratorio dei vasi.

Maria Laura ha preso un panetto di argilla e, bagnandosi le mani per modellare meglio, ha iniziato a lavorare il suo vaso con la tecnica del colombino. Ci ha spiegato come venivano colorati e decorati i vasi usando le conchiglie o semplicemente le unghie e come, sfregando il vaso asciutto con una pietra di fiume, si rendeva il manufatto lucido, lucido!

Bello! È stato bello vedere dal vivo quello che abbiamo studiato! Avevamo tante curiosità e Maria Laura ha risposto a tutte le nostre domande… grande Prof!

Ma una gita vera ha anche il suo pranzo al sacco e così, grazie all’idea della mamma di Anna, la nostra gita virtuale è approdata nel giardino della scuola; nell’anfiteatro abbiamo fatto il nostro picnic!

Dopo aver finito di mangiare abbiamo corso, giocato a nascondino… ci siamo divertiti molto. Le ragazze hanno fatto la gara di artistica, poi qualcuno ha giocato con la palla: si lanciava in aria e chi la prendeva vinceva il gioco. Con i teli che avevamo portato ci siamo sdraiati sul prato…che bella giornata!