a cura di Linda Loreti “Galeazzo Alessi”, classe II A – Santa Maria degli Angeli – (PG)
Un sogno diventa realtà: scrivi una storia in cui il protagonista, un
ragazzo timido e introverso, sogna di diventare un grande
campione di skateboard. Un giorno trova una tavola magica che lo
aiuta a migliorare le sue abilità in modo sorprendente……
Tommaso era un ragazzo davvero timido e non parlava mai con
nessuno. L’unico modo che aveva per liberarsi e per esprimersi era lo
skateboard. Nell’ultimo periodo, però, non riusciva a dare il massimo
perchè era pieno di insicurezze ed era sicuro che non fosse in grado di
cimentarsi in esso. Questo gli dispiaceva molto. Un giorno, mentre
passeggiava per il suo quartiere, vide, vicino ad un bidone, una tavola
da skateboard. Non ci pensò due volte e, in un batter d’occhio, la prese
e se la portò a casa.
Quella tavola per Tommaso era un vero sogno ad occhi aperti: era tutta
colorata e, in particolare, c’era disegnato uno squalo di cui lui andava
pazzo. Il giorno dell’allenamento testò questa nuova tavola e anche
l’allenatore non riusciva a crederci: Tommaso era riuscito a fare delle
mosse davvero fantastiche, in cui pochi erano riusciti. Il ragazzo stesso
ne era rimasto impressionato. Proprio mentre stava allenandosi, passò
vicino alla pista un giudice dell’ambito torneo regionale che lo vide e
che, quando ebbe finito, gli andò a parlare, proponendogli l’iscrizione al
torneo.
Il ragazzo guardò prima l’allenatore, che annuì, e poi, entusiasta,
accettò. Da quel momento, però, si doveva impegnare perché la gara ci
sarebbe stata due settimane dopo. Durante gli allenamenti si accorse
che era diventato così bravo grazie alla tavola, che aveva qualcosa di
magico. In questo modo divenne molto più sicuro di sé.
Il gran giorno era arrivato. Tommaso saltò giù dal letto, fece tutto ciò che
doveva fare e, naturalmente, prese con sé la sua amata tavola. Le gare
erano iniziate e lui riuscì a superare gli ottavi e i quarti di finale; ma,
proprio quando aveva finito di disputare la semifinale, lo skate si spaccò
in due. Fortunatamente Tommaso portava sempre con sé la sua vecchia
tavola, ma ora era tornato ad essere insicuro, senza quella magica, e
credeva di non riuscire ad affrontare la finale. La sfida, però, stava per
iniziare e, dopo un discorso motivante dell’allenatore, lui acquistò
sicurezza ed entrò in pista. Non ci stava credendo ma aveva eseguito
tutto perfettamente e aveva vinto! Il premio consisteva in una somma di
denaro e nell’accesso alla squadra più ambita e importante di tutta la
regione.
Sono passati dieci anni, da allora, e Tommaso ormai è diventato un
professionista. In un’intervista al telegiornale ha affermato: “Io di quel
giorno ricordo di aver imparato una cosa: che una persona non riuscirà
mai a fare ciò che vuole se per prima non crede in se stessa”.