//Racconto 3

Racconto 3

di | 2025-04-16T11:06:01+02:00 16-4-2025 11:03|Alboscuole|0 Commenti
a cura di Linda Loreti “Galeazzo Alessi”, classe II A – Santa Maria degli Angeli – (PG) Un sogno diventa realtà: scrivi una storia in cui il protagonista, un ragazzo timido e introverso, sogna di diventare un grande campione di skateboard. Un giorno trova una tavola magica che lo aiuta a migliorare le sue abilità in modo sorprendente…… Tommaso era un ragazzo davvero timido e non parlava mai con nessuno. L’unico modo che aveva per liberarsi e per esprimersi era lo skateboard. Nell’ultimo periodo, però, non riusciva a dare il massimo perchè era pieno di insicurezze ed era sicuro che non fosse in grado di cimentarsi in esso. Questo gli dispiaceva molto. Un giorno, mentre passeggiava per il suo quartiere, vide, vicino ad un bidone, una tavola da skateboard. Non ci pensò due volte e, in un batter d’occhio, la prese e se la portò a casa. Quella tavola per Tommaso era un vero sogno ad occhi aperti: era tutta colorata e, in particolare, c’era disegnato uno squalo di cui lui andava pazzo. Il giorno dell’allenamento testò questa nuova tavola e anche l’allenatore non riusciva a crederci: Tommaso era riuscito a fare delle mosse davvero fantastiche, in cui pochi erano riusciti. Il ragazzo stesso ne era rimasto impressionato. Proprio mentre stava allenandosi, passò vicino alla pista un giudice dell’ambito torneo regionale che lo vide e che, quando ebbe finito, gli andò a parlare, proponendogli l’iscrizione al torneo. Il ragazzo guardò prima l’allenatore, che annuì, e poi, entusiasta, accettò. Da quel momento, però, si doveva impegnare perché la gara ci sarebbe stata due settimane dopo. Durante gli allenamenti si accorse che era diventato così bravo grazie alla tavola, che aveva qualcosa di magico. In questo modo divenne molto più sicuro di sé. Il gran giorno era arrivato. Tommaso saltò giù dal letto, fece tutto ciò che doveva fare e, naturalmente, prese con sé la sua amata tavola. Le gare erano iniziate e lui riuscì a superare gli ottavi e i quarti di finale; ma, proprio quando aveva finito di disputare la semifinale, lo skate si spaccò in due. Fortunatamente Tommaso portava sempre con sé la sua vecchia tavola, ma ora era tornato ad essere insicuro, senza quella magica, e credeva di non riuscire ad affrontare la finale. La sfida, però, stava per iniziare e, dopo un discorso motivante dell’allenatore, lui acquistò sicurezza ed entrò in pista. Non ci stava credendo ma aveva eseguito tutto perfettamente e aveva vinto! Il premio consisteva in una somma di denaro e nell’accesso alla squadra più ambita e importante di tutta la regione. Sono passati dieci anni, da allora, e Tommaso ormai è diventato un professionista. In un’intervista al telegiornale ha affermato: “Io di quel giorno ricordo di aver imparato una cosa: che una persona non riuscirà mai a fare ciò che vuole se per prima non crede in se stessa”.