Alla Scuola Secondaria di Primo grado di Mongrassano (Cs) è stato presentato un libro molto interessante. Al tavolo dei relatori sono intervenuti la nostra Dirigente Scolastica, Ing. Gabriella Ardia, l’Assessora alla cultura e all’istruzione del Comune di Fagnano Castello, prof.ssa Anna Maria Tarsitano, l’Assessore agli affari legali, servizi sociali e sport del Comune di Mongrassano, Avv. Gianluca Grisolia, e naturalmente la scrittrice, la professoressa Concettina Iozzi.
Il libro si intitola “Ricordi di Stelle luminose” ed è una storia autobiografica. All’incontro l’autrice ha raccontato di aver scelto di lasciare l’insegnamento molto giovane, nel 2020, perché da pensionata avrebbe potuto coronare il suo sogno, quello di viaggiare, sfortunatamente infranto contro l’imprevisto scoglio del Covid 19; costretta a casa, come tutti, dalla pandemia, l’ex docente ha quindi trovato il tempo di scrivere questo lavoro.
Il libro tratta fondamentalmente dei ricordi della professoressa, descrive le esperienze più belle e più significative che ha vissuto, che lei paragona alle stelle luminose, perché i ricordi belli brillano come le stelle, che siano momenti emozionanti vissuti oppure persone che nella nostra esistenza hanno saputo lasciare una scia di luce.
La nostra professoressa di lettere, Rosalba Granieri, nelle ore di educazione civica, ha curato l’approfondimento delle parti del testo che noi alunni avremmo dovuto leggere alla presentazione e dai tratti più significativi abbiamo selezionato le domande da porre all’autrice.
Tra i quesiti che abbiamo scelto c’è quello sui possibili effetti che avrebbe avuto la tecnologia su sua nonna, vissuta allo sfondo della Seconda Guerra Mondiale. Il giorno della presentazione l’autrice ha riposto a questa domanda affermando che la nonna non avrebbe avuto un impatto positivo, mentre il nonno, essendo un uomo moderno, si sarebbe adeguato agevolmente; l’autrice ha, inoltre, descritto aneddoti allegri e altri tristi, come per esempio il fatto che non fosse mai andata al mare con la mamma e che il giorno in cui finalmente ciò è accaduto, per sfortuna è arrivato un temporale.
Io al convegno ho letto un passo che descrive il periodo in cui la professoressa Iozzi era bambina, in quel tempo il cibo scarseggiava e si utilizzava una tessera per avere del pane scuro e di incerta qualità; un ricordo che le è rimasto impresso come anche quando sua nonna salutava suo nipote che stava andando in guerra. La descrizione della scena sul libro è toccante, perché poi questo soldato non è mai più tornato a casa.
Il giorno del convegno sono stato molto contento, perché questo evento è avvenuto nella nostra scuola e mi sono sentito molto fiero e orgoglioso di partecipare, di leggere, ma soprattutto ho potuto discutere e conoscere una vera scrittrice.
[di Mario Lirangi prima A, Scuola Secondaria di primo grado Mongrassano, I.C. Fagnano Castello-Mongrassano. A cura della docente Rosalba Granieri]