D’Uggento Antonia Gabriella I PRINCIPI (artt.1-12)
PARTE PRIMA (suddivisa a sua volta in titoli) : Diritti e doveri dei cittadini. (Artt.13-54)
PARTE SECONDA (suddivisa in titoli, suddivisi a loro volta in sezioni): Lâordinamento della Repubblica. (artt.55-137)
Si può notare che la parte piĂš strutturata è la seconda. Essa piĂš dellâaltra può subire e ha subito modifiche nel corso degli anni e probabilmente sarĂ oggetto nei prossimi di unâampia revisione.
I principi sono i valori fondanti. Essi RIMANGONO. Chiari, efficaci, con il loro contenuto iussivo e orientativo oltre che programmatico, sono le sentinelle della nostra democrazia, la cartina al tornasole della bontĂ delle nostre leggi e dellâintero sistema.
IL LINGUAGGIO
Il linguaggio della Costituzione è chiaro, semplice, comprensibile. âIl testo della Costituzione è lungo 9369 parole. Esse sono le repliche, le occorrenze di 1357 lemmi. Tra essi, 1002 appartengono al vocabolario di base italiano. Solo 355 lemmi, il 26% non appartengono al vocabolario di base.(âŚ) Anche sotto il profilo della brevitĂ delle frasi la Costituzione rivela un non comune impegno linguistico. Le 9369 parole si distribuiscono in 480 periodi, con una media, dunque, di 19,6 parole per frase.â ( Tullio De Mauro. âIntroduzione alla Costituzioneâ.) PerchĂŠ? Per arrivare a tutti, sicuramente. Ma anche per realizzare giĂ nel linguaggio quella sintesi tra livello formale e livello sostanziale che è propria del testo Costituzionale. Mettere tutti nella condizione di recepire una norma rende possibile poi, sul piano sostanziale, rendere tutti consapevoli dei diritti che quella norma attribuisce e responsabili dei doveri il cui adempimento richiede.
Ovviamente però non esiste un solo livello di comprensione, ne esistono diversi, dal piĂš semplice al piĂš complesso a seconda delle modalitĂ di interpretazione che vogliamo utilizzare. CosĂŹ unâinterpretazione storico-evolutiva o sistematica aggiungerĂ dati, spunti di riflessione e porrĂ dubbi e nodi da sciogliere rispetto a una lettura letterale. Un giurista avrĂ , ogni volta che ne approfondisca i contenuti, nuovi elementi da aggiungere. Ma un ragazzo, uno studente, avrĂ perlomeno unâidea esatta di ciò che ha letto.