//Le mie emozioni durante la visita guidata al Senato della Repubblica inserita nel programma del viaggio della nostra redazione del giornalino scolastico online ‘Foscarini News’.

Le mie emozioni durante la visita guidata al Senato della Repubblica inserita nel programma del viaggio della nostra redazione del giornalino scolastico online ‘Foscarini News’.

di | 2025-02-16T08:05:42+01:00 16-2-2025 8:05|Alboscuole|0 Commenti
di Ismaele Gavagnin, Classe 3^ B. –  Quando mi hanno detto che anch’io potevo partire per il Viaggio d’Istruzione organizzato dalla Redazione del Giornalino online ‘Foscarini News’ della Scuola Secondaria di 1° grado annessa al Convitto Nazionale ‘Marco Foscarini’ di Venezia, il quale comprendeva la visita al Museo Nazionale Archeologico di Napoli, varie escursioni tra i monumenti di Roma, ma soprattutto la visita guidata al Senato della Repubblica, sono rimasto davvero senza parole! Questa bellissima opportunità è avvenuta per dare seguito a quanto viene proposto dall’attività del giornalino scolastico che è inserita nella programmazione annuale delle attività semiconvittuali attuate dal personale educativo del nostro Istituto Scolastico. Ora, lasciando perdere Napoli, che avrebbe bisogno di un intero articolo dedicato soltanto a quanto vissuto durante il soggiorno e alla visita dell’interessante Archeologico della città partenopea, desidero invece soffermarmi sul vero scopo di questo meraviglioso viaggio nel sud-centro Italia, ovvero alla visita del Senato della Repubblica. Dopo essere arrivati con Italo alla Stazione di Roma Termini lo corso 4 febbraio, ci siamo immediatamente diretti all’hotel Torino, dove saremmo stati ospiti fino al 5 febbraio, per provvedere al cambio dei vestiti. Ci siamo quindi recati al Ristorante Rossopomodoro di Largo Argentina per il pranzo per poi recarci alla Portineria del Senato di Piazza Madama. Eravamo tutti vestiti eleganti e così siamo entrati nell’importantissimo Palazzo Istituzionale dopo aver superato le postazioni dei Carabinieri e i corrispettivi controlli. La prima cosa che abbiamo visto è stato il cortile interno dove un Assistente Parlamentare, che era la nostra guida, ci ha spiegato tre semplici regole, ovvero: non si potevano scattare foto, non si poteva correre e soprattutto non fare confusione. La guida ci ha innanzitutto detto perché è chiamato Palazzo Madama, il quale è un importante palazzo storico, che nel 1871, quando Roma venne proclamata Capitale d’Italia, venne scelto appunto come sede del Senato del Regno d’Italia. In un primo momento si pensava che questa sede fosse provvisoria, ma in realtà questi importanti organi istituzionali sono ancora lì, “Ma – si sa – a Roma niente è più definitivo del provvisorio”, così l’Illustrazione Italiana commentava le numerose discussioni al riguardo. Per rendere il Palazzo all’altezza della nuova funzione istituzionale furono necessari degli interventi di ristrutturazione, che non si limitarono solo a lavori di adattamento, ma per rafforzarne il valore altamente rappresentativo, così le Aule furono decorate e affrescate con scene simboliche ed evocative del nostro glorioso passato. All’arte fu attribuito un altissimo compito, lasciare una traccia indelebile del passaggio storico epocale. Prima di fare ingresso nell’Aula del Senato la guida ci ha condotti in due Sale: la prima serviva, in un periodo del recente passato, a dare informazioni utili ai Senatori e a cosa avveniva nel mondo attraverso la lettura di numerosi quotidiani, oggi questo spazio è occupato da computer ai quali appunto i Senatori possono accedere autonomamente, i quali svolgono la stessa funzione di un tempo. Quella successiva è stata la Sala Maccari dove sono raffigurate, con grandi affreschi allegorici, le virtù che devono possedere i Senatori. Terminata questa bellissima spiegazione era arrivato il momento di entrare nell’Aula Parlamentare del Senato della Repubblica. Non era come me l’aspettavo! Ovvero, una sala grandissima con tantissime sedie. No, è un ambiente si grande e con un soffitto molto alto. La guida ci ha intanto parlato della composizione di questo importante Organo dello Stato. Fatti salvi i 5 senatori a vita, i 200 componenti del Senato della Repubblica sono eletti dagli elettori che abbiano compiuto la maggiore età, ma fino all’entrata in vigore della legge costituzionale 1/2021 era necessario aver compiuto i 25 anni di età, mentre c’è la possibilità di essere eletti Senatori dopo aver compiuto quarant’anni. Nell’Aula Parlamentare i singoli posti dei Senatori sono disposti a semicerchio, ogni singolo seggio è provvista di microfono e tastierino per esprimere il proprio voto. Il soffitto dell’Aula del Senato, con il suo imponente Velario Azzurro, è costituito da un telo incollato e dipinto a mano dove sono rappresentate le quattro virtù civiche: la Fortezza, la Giustizia, la Concordia e il Diritto, le vedute delle quattro città di Torino, Venezia, Firenze e Napoli, e le raffigurazioni dei giuristi Filangieri, Machiavelli, Irnerio e Papiniano. L’aspetto attuale dell’Aula è rimasto quasi inalterato nel tempo ed è cambiato solo il colore della tappezzeria dove l’originario ‘azzurro Savoia’ è stato sostituito con il rosso e in più è stato collocato un grande Display per il conteggio dei presenti e dei votanti. La nostra guida ha spiegato dove si collocano i diversi Senatori e cioè quelli che fanno parte della Maggioranza e quelli dell’Opposizione, come sono gestiti i Lavori Parlamentari, l’importante funzione del Presidente del Senato, le tipologie di votazione e dove si siede il Governo e il Presidente del Consiglio. Prima di uscire la guida ha elargito a ciascuno di noi una copia della Costituzione, così in quel momento, il nostro viaggio attraverso la  meravigliosa Camera del Senato terminò. Concludo con una mia riflessione che riguarda la mia personale impressione relativa a quando sono entrato nel Senato che è stata davvero molto strana perché ero nel posto in cui tutto può avere inizio, cioè dove si decidono le leggi e il futuro del Paese, e confesso che mi sono sentito importante e molto accreditato.