//La “Scazzetta del Cardinale”

La “Scazzetta del Cardinale”

di | 2025-07-04T18:25:17+02:00 4-7-2025 18:25|Alboscuole|0 Commenti
dalla Redazione del TGTassoNews  – Ogni grande città italiana ha il suo dolce tipico. Alcuni sono famosissimi, come la sfogliatella di Napoli o il cannolo di Catania; altri invece sono meno conosciuti, come ad esempio il dolce tipico di Salerno: la “Scazzetta del Cardinale”. Ne avete mai sentito parlare? Il nome “scazzetta” è il termine dialettale per indicare il “galero”, ossia il copricapo rosso che i cardinali ricevevano dal Papa in una solenne cerimonia in occasione della loro nomina. Si tratta di una torta composta da pan di Spagna, crema, fragoline di bosco e una glassa rossa alle fragoline. La sua forma e il colore ricordano appunto proprio questo cappello. Tutto ebbe inizio nel lontano 1868, anno in cui i due fratelli Mario e Luigi Pantaleone aprirono il loro piccolo laboratorio di pasticceria e coloniali in via Mercanti, nel centro storico di Salerno. Anticamente questa via si chiamava via Drapperia, perché durante il Medioevo ospitava molte attività commerciali e artigianali. La sede insolita della pasticceria Pantaleone era ed è tuttora la Cappella delle Anime del Purgatorio, edificata nel 1629 in un’area precedentemente occupata da una chiesa longobarda. Dal 1726 questa cappella fu sede della Congregazione delle Anime del Purgatorio, il cui nome si riferiva alle esecuzioni capitali che si svolgevano nelle sue vicinanze. Quando però, verso la fine dell’800, la cappella fu sconsacrata assieme ad altri edifici religiosi per ordine dell’allora re di Napoli Gioacchino Murat, la Congregazione si trasferì presso il Monastero di San Giorgio. La cappella divenne perciò da quel momento la sede della produzione artigianale dolciaria dei fratelli Pantaleone, conservando il suo valore artistico-culturale che è quello di tutto il centro storico della città. Ma tornando alla scazzetta, l’invenzione del dolce fu opera di Mario Pantaleone che durante una passeggiata sui Monti Alburni, nel vedere le fragoline di bosco, che qui nascono spontanee, pensò di farne un ingrediente principe per una torta di colore rosso cardinale. Si narra che la prima scazzetta sia stata prodotta addirittura nei primi anni del ‘900, e che fu il figlio di Mario, Alfonso Pantaleone, a renderla ancora più popolare. Il successo fu tale che nel 1994 il marchio Scazzetta è stato addirittura registrato. La ricetta completa è il segreto che l’azienda, oggi giunta alla quarta generazione, porta avanti secondo i dettami della tradizione rigorosamente artigianale. La versione monoporzione, più recente, è ottenuta stratificando gli ingredienti su una base di pasta frolla. La scazzetta ha conquistato i palati di importanti personaggi del mondo dello spettacolo tra cui Virna Lisi e Nino Taranto, personaggi politici come Bill Clinton, Michael Gorbačëv e la principessa Margaret d’Inghilterra, nonché dei papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Non è un dolce riservato solo alle feste di Natale: per i salernitani è il dolce della domenica e per i turisti visitatori è qualcosa a cui non si può rinunciare Insomma, un assaggio tra sacro e profano. Un peccato di gola tra cielo e terra. Imitata, ma inimitabile.

Istituto Comprensivo Torquato Tasso di Salerno