//La carta europea dell’acqua

La carta europea dell’acqua

di | 2020-12-06T16:53:21+01:00 6-12-2020 16:53|Alboscuole|0 Commenti
Riflettiamo insieme: non è solo acqua… LA CARTA EUROPEA DELL’ACQUA Nel 1968 il Consiglio d’Europa ha scritto “La Carta Europea dell’acqua” un documento molto importante che ci chiarisce come dobbiamo utilizzare l’acqua per non sprecarla. Ho letto gli articoli di questa carta e ho provato a spiegarne qualcuno a modo mio. 1. Non c’è vita senz’acqua. Infatti ricordo che alle elementari ho studiato che i primi organismi che sono comparsi sulla terra erano proprio nell’acqua. Un’altra cosa che mi fa capire che senza acqua non c’è vita è che quando gli scienziati parlano di altri pianeti la prima cosa che si chiedono è se c’è acqua. L’acqua è un bene prezioso, indispensabile a tutte le attività umane. 2. Le disponibilità di acqua dolce non sono inesauribili. E’ indispensabile preservarle, controllarle e, se possibile, accrescerle. E’ da quando sono piccolo che sento dire da mamma e papà: “Pippo chiudi l’acqua mentre ti lavi i denti,…. Pippo non far correre l’acqua se non ti serve…. Ci sono bambini che non hanno acqua da bere, non sono fortunati come te…” Mi hanno insegnato che l’acqua è un bene davvero prezioso e che non va sprecata”. 3. Alterare la quantità dell’acqua significa nuocere alla vita dell’uomo e degli altri esseri viventi che da essa dipendono. Nell’acqua ci sono organismi che aiutano a mantenere la sua buona qualità. Con l’inquinamento rischiamo di distruggere questi organismi e quindi dobbiamo aggiungere delle cose chimiche per avere acqua buona. 4. La qualità dell’acqua deve essere tale da soddisfare le esigenze della salute pubblica. Deve esserci l’acqua per bere, per fare da mangiare, per cucinare, per lavarsi, per pulire., per fare le medicine. 9. L’acqua è un patrimonio comune il cui valore deve essere riconosciuto da tutti. Ciascuno ha il dovere di economizzarla e di utilizzarla con cura. Ognuno di noi consuma acqua e utilizza l’acqua ogni girono, quindi ognuno di noi deve essere responsabile verso gli altri e usare l’acqua in modo responsabile senza sprecarla e senza abusarne. 10. La gestione delle risorse idriche deve essere inquadrata nel bacino naturale, piuttosto che entro frontiere amministrative e politiche. Filippo Meneghetti 1^G