di Eleonora Renna- Ieri 4 aprile, abbiamo incontrato la giornalista Adriana Panitteri, autrice del libro “La forza delle donne”.  Conosciuta come tra le più note giornaliste del Tg1, ha da sempre trattato casi di cronaca nera e scritto libri riguardo la disparità di genere e casi di femminicidi. L’autrice, durante l’intervista degli alunni del nostro istituto, ha affermato che la sua passione giornalistica è nata ai tempi delle scuole elementari, quando, partecipando al giornalino scolastico della sua scuola di Roma, prese parte alla redazione, dove iniziò a trattare i suoi primi casi di cronaca . Nel libro “La forza delle donne”, l’autrice narra, dal punto di vista di Maria Grazia, la storia dell’ omicidio di Giulietta, ragazza diventata madre in età adolescenziale, intrappolata in una relazione morbosa con Luca, il padre di Alice e compagno della giovane Giulietta. L’autrice ammette di non aver parlato molto di Luca perché,nel corso della storia, era evidente l’atto atroce, ma di essersi soffermata su altre figure maschili come i cugini della narratrice o il compagno della madre Veronica, pur essendo personaggi di pura fantasia. Alice, figlia di Luca e Giulietta, ha da sempre assistito al disaccordo familiare e al momento dell’uccisione della madre, si creò un rifiuto volontario nella comprensione di ciò che le veniva detto. Il 25 Novembre, giornata contro la violenza sulle donne, la bambina decise di indossare la maglietta della madre , assumendo secondo l’autrice , la consapevolezza di ciò che era successo. La violenza di genere, spiega la giornalista, è un problema molto grave che ha caratterizzato ogni periodo storico, distruggendo così ripetutamente la vita delle donne. Ai giorni nostri, questo problema, non si è per niente risolto, anzi, è aumentato nel periodo della Quarantena, quando le donne sono state più tra le mura domestiche accudendo le persone più anziane o generalmente prendendosi cura della famiglia. “ Bisogna ricordare che in un rapporto si vale per se stessi “ ribadisce la giornalista, specificando che in una relazione la donna non deve dipendere dal compagno, soprattutto se quest’ ultimo è violento e morboso. Anche in ambito lavorativo il rapporto tra uomo e donna non è paritario, in quanto la donna viene spesso sottopagata pur svolgendo i medesimi compiti dell’uomo. “Anche in ambito giornalistico si commettono errori nell’esporre casi di cronaca” racconta Adriana, spiegando che, durante alcuni servizi di cronaca in cui si racconta un episodio di violenza sulle donne, viene fatto uso di espressioni errate, che motivano le azioni barbare commesse dall’uomo.