di D’Iseppi Giordano, Classe 2^ B. –   Cari lettrici, cari elettori oggi desidero porvi all’attenzione su quello che sta succedendo in questi giorni in California. A causa di un persistente incendio, che dura da più giorni, Los Angeles ha dichiarato lo stato di emergenza: 10 morti, 180.000 persone evacuate, oltre 10.000 edifici distrutti, 117 km² di terreno bruciato, 350.000 persone senza corrente elettrica e l’acqua inizia a non essere più sicura; si stimano ingenti danni fino a 150 miliardi di dollari Sono almeno quattro gli incendi che stanno contemporaneamente carbonizzando la California spinti da venti forti che rendono l’aria irrespirabile. Questi incendi sono iniziati nel pomeriggio di martedì 7 gennaio, grazie anche al vento caldo della zona. Il capo dei pompieri ha dichiarato che non ci sono abbastanza vigili del fuoco per affrontare quattro grandi ma separati incendi, dato anche che sono costantemente alimentati dai venti e dalla bassa umidità. Hanno difficoltà nel reperire acqua per l’idranti perché non c’è pressione. I venti caldi che stanno spingendo gli incendi ,che sono detti “venti del diavolo”, hanno raggiunto quasi 130 km/h. Si deve anche dire che quest’anno in California ha piovuto poco, quindi i lunghi mesi di siccità hanno asciugato la vegetazione che brucia come paglia. Queste condizioni climatiche sono dovute ai cambiamenti climatici, infatti lo dicono anche le temperature elevate dell’Oceano, le quali hanno contribuito anch’esse alla siccità creando così l’alta pressione  ha impedito la formazione dell’umidità al suolo.