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Il Made in Italy

di | 2021-05-10T12:19:22+02:00 10-5-2021 12:19|Alboscuole|0 Commenti
Scriviamo e leggiamo tutti di Made in Italy, sappiamo di che si tratta e non ci facciamo poi tante domande: è Made in Italy. Per noi italiani è così scontato… Ma come in tutti i casi in cui non ci si accorge del valore che si ha se non quando viene meno, sappiamo tutti parlare di Made in Italy, ma in pochi lo conosciamo. È come l’inno nazionale: tutti lo conoscono ma nessuno sa declamarlo a memoria. Eppure siamo italiani. Che succede? L’eccellenza è un concetto chiaro. È il tema del “nessuno sa essere migliore”. Ma essere i migliori o essere tra questi è una situazione che possiamo riconoscerci da soli? Diciamolo chiaramente: chi si proclama eccellente in genere non lo è; chi fa qualcosa che viene riconosciuto oggettivamente come “il migliore di”, in genere è un’eccellenza ma non sa di esserlo. Che scacchiera diabolica! L’eccellenza è classe: se ti dico che sei bello o bravo, sarai contento e ti fermerai lì; se ti dico che hai classe, punterai alla bellezza. Idem per l’eccellenza. La moka Bialetti, la Vanity Fair di Poltrona Frau, il cappello Borsalino, la cucina mediterranea, la musica partenopea, sono tutte eccellenze. Ma cosa le fa eccellenti? Innanzitutto hanno superato la prova del tempo che – guarda caso – è proprio uno dei fattori che eleva la bellezza a valore supremo. E poi sono eccellenze non sempre nate come progetti di marketing, destinate a rispondere a un mercato, ma come esigenze di chi si è trovato a sperimentare in quel determinato settore. Questo è il punto chiave che porta a concludere che ogni oggetto, soluzione, studio nato da questo concetto, è destinato a essere ricordato. Ma l’eccellenza è di un singolo settore o percorre l’intera cultura della qualità che distingue un paese? Sicuramente la seconda. Ed ecco che il Made in Italy, oltre al design, è moda, cinema, territorio, musica e cucina. Difficilmente chi ambisce all’eccellenza in un ambito, trascura gli altri in cui si trova, anche occasionalmente, a operare.
  • Agricoltura: il miglior vino del mondo
Il vino più pregiato al mondo è di origine toscana: il Sassicaia. Esso vanta un primato: è il primo e unico vino italiano di una specifica cantina che, come succede in Francia, ha una Denominazione di Origine Controllata (DOC). Il Salice Salentino è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Brindisi e Lecce. Il comune a maggior estensione di vitigno negramaro è Guagnano. L’origine della denominazione del Salice Salentino è da attribuirsi al Senatore Arcangelo de Castris : grazie alla sua azienda vitivinicola “Leone De Castris” è riuscito ad affermare la bontà di questo particolare vino in Italia e nel Mondo. (Gabriele Intini)
  • Industria: il meglio dell’industria automobilistica
Maserati, Ferrari e Lamborghini (aziende dell’Emilia Romagna) sono sinonimi di macchine di lusso che offrono altissima tecnologia e raffinato design. Sono simboli dell’industria automobilistica italiana famosa in tutto il mondo. (Maurizio Binetti e Andrea Sportelli)
  • Il successo della moda italiana nel mondo
Le maison italiane si sono consociate in vere e proprie multinazionali del lusso; oggi primeggiano  in tutto il mondo i grandi e mitici marchi del Made in Italy: Prada, Armani, Versace, Cavalli, Dolce&Gabbana, Ferrè, Gucci, Tod’s, Valentino, Trussardi, Missoni, Biagiotti, Moschino, Rocco Barocco, Sergio Rossi e tanti altri.
  • Aziende emergenti: Nomination
Nomination nasce nell’Italia degli anni Ottanta, in una Firenze capitale della moda ed eccellenza dell’artigianato. Il suo fondatore, Paolo Gensini, attraverso le diverse esperienze lavorative nel settore metalmeccanico e orafo, verrà guidato insieme alla sua famiglia verso l’idea che rivoluzionerà la sua vita e quella del mercato mondiale della gioielleria; ma il vero motore della rivoluzione è un’intuizione. Paolo inizia a pensare a quanto sarebbe innovativo riuscire a creare un gioiello componibile adatto a uomini e donne di ogni età e condizione economica. Da qui al successo, il passo è breve. (Federica Masi)
  • Terziario: la ricerca medico- scientifica
L’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani (acronimo INMI) è un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, sito a Roma. Nell’ambito della pandemia di COVID-19 l’ospedale, a partire dal 30 gennaio 2020, ha ospitato i primi due infettati identificati in Italia. Il 2 febbraio, durante una conferenza stampa, il ministro della salute Roberto Speranza ha annunciato che un gruppo di ricercatori dell’INMI ha isolato il coronavirus SARS-CoV-2. (Gabriele Intini) Disegni di Giuseppe Denovellis (auto) e Flavia Giotta (modello d’abito) Tutti gli alunni appartengono alla classe 1^B