Della maestra Eles Lazzarotto, plesso XXI Aprile

Dopo 42 anni di scuola, il tempo è arrivato anche per me di chiudere questo capitolo tanto speciale della mia vita. Non è semplice racchiudere in poche righe l’intensità di un’esperienza che ha attraversato stagioni di cambiamento, generazioni di volti, sogni, sfide e conquiste.

Insegnare non è stato solo trasmettere conoscenze: è stato incontrare anime in crescita, accogliere sogni, ascoltare paure, celebrare conquiste. È stato imparare ogni giorno qualcosa di nuovo dai bambini, dal loro stupore e dalla loro autenticità.

Il rapporto tra insegnante e alunno è una trama sottile di fiducia, rispetto, pazienza e meraviglia. È un dialogo silenzioso fatto di sguardi incoraggianti, di mani tese a sollevare dopo una caduta, di sorrisi che valgono più di mille spiegazioni. È credere nei piccoli, ancora prima che loro stessi imparino a farlo. È nel sentirsi accolti, infatti, che i bambini imparano a fidarsi di sé stessi e del mondo. È nello sguardo di chi crede in loro che trovano la forza di provare, di sbagliare, di riuscire.

Ogni mattina ho varcato la porta con la voglia di insegnare qualcosa, ma soprattutto con il desiderio di lasciarmi “abbracciare” dalla  meraviglia, dalla spontaneità, dalla voglia di imparare e di sognare che ognuno di loro mi sapeva trasmettere.

Porterò con me ogni disegno regalato, ogni domanda buffa, ogni “Maestraaa!” gridato con entusiasmo. Sono stati anni intensi, pieni di emozioni e crescita, e sono grata a ogni collega, genitore e soprattutto a ogni alunno incontrato lungo il cammino.

A chi continua questo meraviglioso viaggio auguro di continuare a credere nella bellezza di questo mestiere, che è fatto più di cuore che di libri.

Ai bambini di oggi (e a quelli di domani) lascio un augurio speciale: coltivate sempre la curiosità, non abbiate paura di sbagliare, e ricordate che ogni giorno è una pagina bianca da riempire di colori, parole e fantasia.

Grazie, di cuore. Con affetto e un pizzico di nostalgia,

Eles Lazzarotto