//Il calendario della tristezza

Il calendario della tristezza

di | 2025-01-20T14:01:55+01:00 20-1-2025 14:01|Alboscuole|0 Commenti
di Valeria Russo Forse vi starete chiedendo come mai vi sentite piuttosto giù, come se il freddo invernale e la malinconia del lunedì vi avvolgessero più del solito. Magari vi sembra che tutto sia più pesante: le giornate grigie, il ritorno alla routine, e persino i buoni propositi di inizio anno sembrano già lontani. Non siete soli. Potrebbe essere colpa del famigerato Blue Monday, il giorno che, secondo una teoria ormai famosa, sarebbe il più triste dell’anno. Ma di che cosa si tratta? Ogni gennaio, quando le feste sono ormai un ricordo lontano e le giornate sembrano infinite, si sente parlare del Blue Monday. Il “lunedì blu”, secondo alcuni, il giorno più triste dell’anno. Ma è davvero così? Il concetto di Blue Monday venne reso pubblico nel 2005 attraverso un comunicato stampa promosso nel canale televisivo britannico ‘Sky Travel’. A individuare questa data fu lo psicologo Cliff Arnall, il quale avrebbe calcolato il “giorno più triste” usando una formula. La data viene in genere associata al terzo lunedì dell’anno perché il freddo e il buio dell’inverno, i buoni propositi già infranti e il ritorno alla routine quotidiana rendono questo giorno particolarmente pesante. Tutti questi fattori si accumulano, facendo sembrare questo lunedì il più triste dell’anno. In realtà Arnall escogitò questa formula per aiutare le compagnie di viaggio a comprendere meglio le abitudini dei loro clienti, evidenziando come questi fossero più inclini a prenotare una vacanza in un momento di tristezza. Dunque non esiste un giorno “più triste” valido per tutti. La tristezza non si può mettere in calendario: dipende da tanti fattori, personali e unici. Eppure, gennaio non è facile per molti. Le feste sono finite, l’inverno sembra interminabile, e ci si ritrova spesso a fare i conti con aspettative che non abbiamo ancora realizzato. Quindi, anche se il Blue Monday è più un’invenzione che una realtà, può farci riflettere su come ci sentiamo in questo periodo dell’anno. In conclusione , il Blue Monday potrebbe non avere basi scientifiche, ma ha acceso i riflettori su un tema importante: il nostro benessere mentale, spesso trascurato nei momenti di routine o nei periodi più bui dell’anno. Che sia lunedì, martedì o qualsiasi altro giorno, è normale sentirsi giù di tanto in tanto. L’importante è ricordarsi che questi momenti sono passeggeri e che prendersi cura di sé, ascoltarsi e cercare piccoli modi per stare meglio può fare davvero la differenza. Forse non possiamo sfuggire al grigiore di gennaio, ma possiamo scegliere come affrontarlo, un passo alla volta.