//Educatori antichi e moderni. L’attualità della pedagogia Kantiana nell’era del multiverso: tra dovere e libertà. Una immaginaria conversazione.

Educatori antichi e moderni. L’attualità della pedagogia Kantiana nell’era del multiverso: tra dovere e libertà. Una immaginaria conversazione.

di | 2025-03-17T19:11:28+01:00 17-3-2025 19:11|Alboscuole|0 Commenti
Konigsberg- Giugno 1784 Gentilissime dame Clotilde e Ginevra, vi scrivo questa lettera in risposta alla vostra precedente, nella quale mi chiedevate informazioni riguardo al mio metodo educativo. L’ opera che tratta principalmente questo argomento si intitola “Pedagogia”. Il primo argomento che vi illustrerò è il rapporto tra autorità e libertà. L’individuo che andremo a formare deve riconoscere che una società che funzioni, si basi su regole che non violano la libertà di nessuno. Il nostro allievo deve essere in grado di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, in base ai suoi pensieri, senza essere dipendente da altri individui che non esiterebbero a utilizzare la sua ignoranza a suo discapito. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo bisogno di procedere in fasi: anomia, eteronomia e autonomia. L’anomia è la prima fase, in cui il fanciullo non conosce l’esistenza delle regole che devono essergli donate da un educatore esterno, e così si passa alla fase dell’eteronomia. Il giovane deve alla fine giungere alla fase denominata autonomia che porta l’allievo a seguire in modo individuale le proprie regole basate sul proprio pensiero e sulla propria coscienza. Quest’ultima è fondamentale per compiere azioni moralmente buone, poiché l’uomo, al contrario di ciò che crede Rousseau, non è né buono né cattivo. Sta infatti a ogni singolo decidere che strada seguire, ma se si ha paura della propria coscienza si eviteranno azioni sgradevoli. L’educazione deve avvenire nelle scuole statali dove vi sono maestri capaci di utilizzare anche metodi creativi e che si occupino dell’istruzione, mentre la famiglia si deve occupare di quella parte denominata allevamento, che riguarda quella branca che deve dare al fanciullo una strada da seguire senza i vizi che corrompono la società. Lo sviluppo intellettivo e morale si divide in due macro aree: l’educazione naturale e l’educazione morale. L’educazione naturale mostra molto interesse per l’esercizio fisco, in modo da rendere gli allievi forti non solo nel modo di pensare ma anche nel corpo. In quest’ambito viene trattato anche l’argomento dell’anima poiché è una cosa che viene donata ad ogni individuo dalla natura e bisogna educarla in modo che non segua gli istinti animaleschi. L’educazione morale deve essere quella parte di noi che sviluppa il senso critico inteso come un tribunale che ha sede nella nostra testa che giudica le azioni normalmente scorrette che compiamo noi stessi e gli individui che compongono la società. La morale viene intesa come assenza di azioni guidate dalle passioni. Tale qualità deve guidare la nostra vita in modo da crescere individui giusti verso noi stessi e gli altri, così da dare un esempio del trattamento che vorremo che la società ci riservasse.  Spero di essere riuscito a rispondere alle vostre interessanti domande in modo esaustivo e che il mio metodo vi sia d’aiuto per formare dei fanciulli coscienziosi ed equi. Cordiali saluti Vostro, Immanuel Kant