dalla Redazione del TGTassoNews – Sono passati 71 anni dalla morte di Alan Turing, matematico e informatico britannico, conosciuto per il suo contributo fondamentale durante la Seconda guerra mondiale per aver decifrato il codice Enigma, usato dai tedeschi per coordinare le operazioni militari e soprattutto per bombardare gli u-boot che avrebbero dovuto portare viveri ai britannici.
A quella parte della storia di Alan Turing è stato dedicato anche un film, “The Imitation Game” diretto da Morten Tyldum.
La sua storia è quella di un matematico/eroe, usato e poi emarginato, arrestato e morto suicida dopo aver sperimentato il carcere per l’allora reato di omosessualità.
Alan Turing nacque a Londra il 23 giugno 1912. Il suo interesse per le scienze lo portò a eccellere al King’s College dell’Università di Cambridge, dove si laureò con lode, ottenendo il prestigioso premio Smith, riservato ai due migliori studenti in Fisica e Matematica dell’ateneo. Successivamente, Turing si trasferì a Princeton per conseguire il dottorato. Fu in quel periodo che pubblicò un articolo in cui descriveva la “Macchina di Turing”, precursore dei moderni computer, dimostrando una visione pionieristica che avrebbe cambiato per sempre il mondo dell’informatica.
Durante il secondo conflitto mondiale lavorò nel centro di crittoanalisi di Bletchley Park, ideando una serie di tecniche in grado di far breccia nei cifrari della Germania nazista, inclusi quelli generati dalla macchina Enigma, che sviluppava codici complessi leggibili solo da chi ne conosceva le chiavi. Turing era a capo del team che utilizzando il computer britannico “Colossus” fu in grado di intercettare e “tradurre” i messaggi tedeschi, contribuendo in modo decisivo a cambiare le sorti del conflitto. Questo lavoro rimase però segreto per molti anni, impedendo a Turing e ai suoi colleghi di ricevere il meritato riconoscimento per i loro successi.
Dopo la guerra, Turing continuò a lavorare in campo scientifico, contribuendo allo sviluppo dell’informatica e dell’intelligenza artificiale. Il suo lavoro pionieristico sulla “macchina di Turing” e la teoria della computabilità formarono il fondamento teorico per i futuri computer. Nel 1950, Turing pubblicò un articolo intitolato “Computing Machinery and Intelligence”, in cui propose il famoso “Test di Turing”. Questo test, concepito per determinare se una macchina potesse esibire un comportamento intelligente indistinguibile da quello umano, rimane uno dei criteri fondamentali nel campo dell’intelligenza artificiale. La sua idea era riassunta già nella frase d’esordio dell’articolo: “Propongo di considerare una domanda: ‘Le macchine possono pensare?’”. La possibilità di rispondere a questa domanda venne illustrata con un esempio pratico che Turing definì “The imitation game”, espressione che ispirò il titolo del film, appunto, diretto da Morten Tyldum nel 2014.
Nonostante i suoi incredibili successi, la vita personale di Turing è segnata dalla tragedia. Nel 1952, perseguitato dal governo britannico per la sua omosessualità, considerata un reato all’epoca, fu condannato per “indecenza grossolana” e sottoposto a castrazione chimica, un trattamento crudele che ebbe gravi ripercussioni sulla sua salute mentale e fisica. Il 7 giugno 1954, Alan Turing fu trovato morto nella sua casa di Wilmslow, apparentemente suicidatosi mangiando una mela avvelenata con cianuro. Aveva solo 41 anni.
Solo molti anni dopo, la società cominciò a riconoscere l’importanza del suo lavoro e l’ingiustizia delle persecuzioni subite. Nel 2009, il Primo Ministro britannico Gordon Brown si scusò ufficialmente per il trattamento riservato a Turing. Nel 2013, a seguito di una petizione firmata da diversi scienziati, tra cui Stephen Hawking, in cui si chiedeva la grazia postuma, Turing ricevette la grazia reale postuma dalla Regina Elisabetta II, concessa il 24 dicembre 2013. Più di 60 anni dopo la sua morte, nel 2016, il servizio segreto britannico chiese ufficialmente scusa per la persecuzione subita da Turing e altri omosessuali. Da giugno 2021 è entrata in circolazione nel Regno Unito una banconota da 50 sterline con il volto di Turing.
Si stima che il lavoro di Turing e del suo team abbia accorciato la guerra di almeno due anni, salvando milioni di vite.