//22 APRILE 2020 Giornata Mondiale delle TERRA

22 APRILE 2020 Giornata Mondiale delle TERRA

di | 2020-04-21T07:54:01+02:00 21-4-2020 7:53|Alboscuole|0 Commenti
     di Paola Martinelli, Classe 3 E SSPG                                   Noi siamo malati.   ………… Perché?……. Perché la Terra è malata. Il suo respiro è affannoso, il suo battito è debole, il suo sangue è opaco, con poco ossigeno. E’ stata visitata dai più grandi esperti e tutti concordano nella stessa diagnosi: La Terra …… la nostra Terra  ………. Il pianeta Azzurro, si sta SPEGNENDO. La causa di tutto questo? L’UOMO ………. Si, avete capito bene, siamo proprio noi, con le nostre scelte, azioni e ipocrisie, ad aver causato la sua malattia. L’abbiamo umiliata, insultata, sottomessa e avvelenata. C’era un patto tra di noi, quello di vivere in perfetta simbiosi, lavorando entrambi con sinergia e nel rispetto reciproco. Noi, però ci siamo sentiti superiori, ci siamo sentiti i padroni della terra ed abbiamo infranto questo patto. Con le nostre scelte, con le nostre azioni privilegiate e con le nostre abitudini che ci siamo costruite nei secoli, l’abbiamo fatta ammalare, abbiamo fatto ammalare l’unico Pianeta del Sistema Solare che è in grado di ospitarci e di garantirci la vita. Abbiamo inquinato la sua aria, essa è piena di veleni, le sue acque sono piene di sostanze nocive, incapaci di portare la vita. Per non parlare del mare, quel mare che è l’habitat di splendide creature e fonte di tantissime storie mitologiche, ora è pieno di plastica. Abbiamo, addirittura, creato isole di plastica. Ora mi domando, ma come è possibile che l’uomo non capisca tutto questo? Noi viviamo di ossigeno, senza di esso noi esseri umani non potremmo vivere, avvelenandolo, stiamo avvelenando NOI STESSI. Le creature  marine si stanno nutrendo di plastica, ma la cosa più sorprendente, di cui nessuno ne vuol sentire parlare è che, come conseguenza, anche noi ci stiamo nutrendo di plastica. Il destino dell’uomo non poteva che essere “la MALATTIA”. Mi chiedo, ancora, ma come è possibile che l’uomo, davanti a queste evidenze faccia finta di non vedere? Faccia finta che il problema non lo riguardi, che la nostra madre Terra sia indistruttibile e che  ancora pensi di poterla sfruttare per un suo vantaggio esclusivamente economico? La Terra sta urlando, di un grido disperato, un grido che rimane sordo all’orecchio dell’uomo. All’infrangere di quel patto, la Terra, che doveva fare secondo voi? Non ha potuto far altro che ribellarsi, non le abbiamo lasciato altra scelta. Si sta ribellando con tutte le sue forze, mettendo in campo il suo esercito migliore: “LE FORZE NATURALI”. Eppure, nonostante il nostro tradimento, ci sta ancora tendendo la mano, come solo una “madre” amorevole sa fare. Ci sta chiedendo di fermarci, ci sta dando una seconda possibilità con un semplice “ALT”. L’anno scorso, nemmeno quegli immensi incendi, che hanno bruciato i polmoni della Terra, ci hanno fermato, ne i ghiacciai che si sciolgono, ne le città che sprofondano, ne la consapevolezza che tutto ciò potrebbe portare all’estinzione di noi stessi. Le fondamenta della terra stanno cedendo, sotto il peso dei nostri sbagli. La Terra ci sta dicendo BASTA, ci sta chiedendo di FERMARCI. Ma, questa non è più una richiesta, è un obbligo. Ci sta chiedendo di fermarci e di alzare gli occhi al cielo, per guardare le stelle, di ascoltare la voce del mare, di farci cullare dal canto di tutte le sue creature viventi. Ci sta dicendo di respirare l’odore delle montagne e dei prati verdi. Insomma, in poche parole, ci chiede di riflettere  e di ascoltare il buon senso. Ci sta dando la possibilità di tornare indietro sui nostri passi e di riprendere quel patto di alleanza tra noi e Lei. Patto reciproco, che non può essere infranto, ma che è un obbligo rispettarlo. La Terra con il suo ALT, ci sta esortando ad imparare dalle nostre debolezze, dai nostri errori. Questa emergenza mondiale, che oggi ci ritroviamo a dover affrontare, mi auguro che possa essere un momento per farci un esame di coscienza. Dobbiamo cogliere l’opportunità che questa tremenda situazione ci sta dando, per poter ricominciare a rinascere, come una fenice dalle proprie ceneri, per poter ricostruire il nostro futuro, quello delle future generazioni, il futuro del nostro Pianeta e perché no?  Il futuro dell’intero Universo.